COME SI MANIFESTANO GLI ATTACCHI DI PANICO

Quali sono i sintomi degli attacchi di panico?

Se ne sente parlare davvero tanto, anche a causa della loro grande diffusione, ma come si manifestano gli attacchi di panico?

Gli attacchi di panico sono episodi intensi ed improvvisi caratterizzati da un elevato livello di ansia. Durante gli attacchi di panico possono essere presenti molti sintomi, come ad esempio il battito cardiaco accelerato, l’elevata sudorazione, i brividi di freddo o le vampate di calore, il tremore, la sensazione di soffocamento, i dolori al petto, la nausea, le vertigini, il senso di svenimento, la percezione di distacco dal proprio corpo o dalla realtà circostante, la paura di perdere il controllo, d’impazzire o addirittura di morire. Molto spesso queste sensazioni vengono considerate sintomi di un malessere di tipo fisico (ad esempio un infarto) e la persona si rivolge al pronto soccorso o fa degli esami medici di controllo. Quando viene accertato che non ci sono problemi fisici, si ha la conferma che si tratta di attacchi di panico.

In quali situazioni si manifestano?

Gli attacchi di panico, spesso, si manifestano in modo inaspettato e in assenza di fattori scatenanti. La loro imprevedibilità porta le persone a preoccuparsi costantemente per l’insorgere di nuovi attacchi e a modificare il proprio comportamento per ridurre i rischi. Ad esempio, alcune persone eliminano o riducono l’esercizio fisico per paura che la fatica faciliti il manifestarsi dell’attacco stesso. Altre persone, invece, rimangono il più possibile a casa oppure evitano di restare da sole per essere soccorse prontamente in caso di malessere.

Ci sono, poi, anche dei casi nei quali gli attacchi di panico si presentano soprattutto in determinate situazioni, come può avvenire, ad esempio, con le fobie: in questo caso l’attacco di panico insorge in situazioni nelle quali è presente una forma di associazione, anche solo mentale, con l’oggetto fobico.

Cosa succede nel nostro cervello durante un attacco di panico?

Nel corso di un attacco di panico si verificano due livelli di attivazione cerebrale:

  • il primo riguarda il palencefalo, che è una parte più antica del cervello
  • il secondo riguarda la corteccia cerebrale, che è un’area di più recente formazione e che è la sede della razionalità e del pensiero logico

Quando si attiva la corteccia si sviluppa una lotta nella quale la “mente moderna” (la corteccia cerebrale) cerca di controllare e reprimere razionalmente qualcosa che appartiene all’area emozionale e che, quindi, non può essere gestito in modo razionale. Ciò può provocare la persistenza e, spesso, il peggioramento dello stato di attivazione. Per questo motivo il tentativo di controllare razionalmente le sensazioni psicofisiologiche tipiche dell’attacco di panico, seppur comprensibile e ragionevole, di solito è fallimentare.

Come si può superare il problema?

Gli attacchi di panico possono essere superati completamente con la psicoterapia. 

Tra le terapie più efficaci e rapide troviamo la terapia breve strategica, che utilizza anche delle tecniche basate su principi che possono sembrare apparentemente illogici e controintuitivi.

Come funziona la terapia breve strategica nel trattamento degli attacchi di panico? Leggi l’articolo SUPERARE GLI ATTACCHI DI PANICO CON LA TERAPIA BREVE STRATEGICA

Dott.ssa Erica Tinelli

3884462095

erica.tinelli@hotmail.it

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Bibliografia

Biondi M. (a cura di) (2014). DSM-5. Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali.  Raffaello Cortina Editore, Milano.

Nardone G. (2008). Solcare il mare all’insaputa del cielo. Ponte alle Grazie, Milano.

Nardone G. (2016). La terapia degli attacchi di panico. Ponte alle Grazie, Milano.