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Siamo abituati a considerare l’uomo come un essere molto razionale che, sulla base dei suoi ragionamenti e delle conoscenze che possiede, è in grado di valutare attentamente ogni circostanza, di prendere in considerazione varie alternative, di fare le scelte migliori e comportarsi in modo appropriato e utile al raggiungimento degli obiettivi che ha prefissato.

Ma davvero l’uomo è così razionale?

Non esattamente. Sicuramente l’uomo possiede delle abilità logiche notevoli, ma il suo comportamento è determinato anche da tante altre variabili.

Innanzitutto molti comportamenti e molte scelte che facciamo ogni giorno non richiedono una particolare attenzione. Si tratta, spesso, di attività abitudinarie e non troppo complesse che ormai sono diventate “automatiche”. Vengono messe in atto, quindi, senza bisogno che la persona sia totalmente concentrata su di esse e senza che ne sia pienamente consapevole. Questi automatismi sono fondamentali perché ci consentono di risparmiare energia. Possediamo, infatti, delle risorse limitate e non possiamo elaborare in modo accurato tutte le informazioni e gli stimoli dell’ambiente circostante.

Inoltre, anche quando abbiamo a disposizione adeguate risorse cognitive, non è detto che faremo delle valutazioni e delle scelte razionali, frutto di ragionamenti logici ed ordinari. Anzi, forse sono addirittura più frequenti i casi in cui sembra che le persone facciano delle cose apparentemente senza senso o inopportune o “sbagliate” -ma da quale punto di vista?-. Basta guardarsi un po’ intorno e…….

…quante persone mangiano cose che non dovrebbero mangiare a causa di problemi di salute?

…quante persone scelgono di tentare un’impresa che sanno che molto probabilmente sarà fallimentare?

…quanti hanno relazioni che considerano tossiche o addirittura pericolose?

…quanti studenti vorrebbero laurearsi nei termini e sanno che per farlo dovrebbero studiare di più ma non lo fanno?

…quante persone fumano anche se sanno che fa male?

…quante persone hanno paura di cose che considerano innocue?

Tutte i comportamenti apparentemente non razionali si verificano perché non è vero che il pensiero ed il ragionamento hanno sempre un ruolo predominante rispetto ad altri fattori come ad esempio l’emotività, l’affettività, il piacere. Ecco perché quando si vuole cambiare questi fattori devono essere tenuti necessariamente in considerazione.

Razionalità e consulenza psicologia

Proprio in virtù del fatto che l’uomo non è influenzato solo dalla sua razionalità, anche quando le persone sviluppano delle difficoltà o dei problemi di tipo psicologico, spesso non è utile o comunque non è sufficiente aiutarle a comprendere la situazione da un punto di vista razionale e logico. E’ necessario, infatti, prendere in considerazione anche altri aspetti.

Molto spesso le persone sono anche già consapevoli del loro problema, del come si è sviluppato e di come funziona, ma comunque non sono in grado di risolverlo, proprio perchè la razionalità spesso non è sufficiente.

Tra le terapie psicologiche più efficaci che si basano su questi principi, infatti, troviamo la terapia breve strategica che si basa su logiche non ordinarie e che ha come obiettivo generale quello di introdurre dei cambiamenti percettivi e comportamentali per agire solo successivamente sulla cognizione. Per approfondire l’argomento consiglio di leggere il libro “Solcare il mare all’insaputa del cielo. Lezioni sul cambiamento terapeutico e le logiche non ordinarie” di Giorgio Nardone ed Elisa Balbi.

Dott.ssa Erica Tinelli

3884462095

erica.tinelli@hotmail.it

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