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Che cos’è la rabbia e perché è importante?

La rabbia è un’emozione che viene vissuta con disagio e che, quindi, molte persone vorrebbero evitare a tutti i costi. Come tutte le emozioni, però, anche la rabbia ha delle funzioni molto importanti.

Da un punto di vista prettamente fisico prepara il nostro organismo alla lotta e alla fuga.

Da un punto di vista psicologico, è un segnale che emerge quando sono stati violati dei principi personali importanti, quando non sono state corrisposte delle aspettative, quando non ci si è sentiti riconosciuti ed apprezzati, quando qualcuno ha toccato in modo inadeguato alcuni “punti deboli” o “aree sensibili” di sè. Si tratta, quindi, di una serie di messaggi fondamentali sui quali è necessario riflettere per capire come comportarsi e per recuperare la serenità.

La rabbia, quindi, non è un’emozione inutile e da evitare. Non si deve cercare di allontanarla, ma è importante saperla gestire affinchè non diventi distruttiva per se stessi e per gli altri. La rabbia deve essere incanalata in modo opportuno.

Come si può gestire la rabbia?

Sospendere giudizi e azioni

Innanzitutto è importante evitare di prendere decisioni importanti o di agire sotto l’impulso della rabbia perché quando è troppo forte si possono avere delle difficoltà nel pensare lucidamente e nel valutare la situazione da prospettive diverse. Si corre il rischio, quindi, di fare delle scelte o di attuare delle azioni delle quali ci si potrebbe pentire in futuro.

È necessario far defluire la rabbia e per fare questo possono essere utilizzate varie strategie. Ecco alcuni dei consigli forniti da uno dei maggiori esperti di intelligenza emotiva, lo psicologo Daniel Goleman.

Fare una lunga passeggiata

L’attività fisica consente di “raffreddarsi fisiologicamente”, facendo diminuire ed estinguere l’ondata di adrenalina. Ciò permette di tornare ad uno stato fisico e psicologico di maggiore equilibrio e di tranquillità. Solo a questo è consigliato fare delle scelte, tornare alle attività quotidiane, confrontarsi con chi ha provocato la rabbia.

Rimanere da soli

La presenza degli altri, infatti, può peggiorare ulteriormente la situazione in quanto possono innescare, anche involontariamente, stimoli che possono farci arrabbiare ancora di più. Questo può avvenire, ad esempio, quando si cerca di calmare una persona arrabbiata dicendole che non deve arrabbiarsi: si corre il rischio di farla arrabbiare ancora di più e di farla sentire non compresa o sbagliata.

Allontanarsi dagli altri può essere ancora più importante nel corso di una lite per evitare un’ulteriore escalation del conflitto che potrebbe degenerare. Allontanandosi, invece, si ha ancora una volta la possibilità di ridurre lo stato di attivazione dell’organismo per poter, poi, affrontare l’altro in modo più pacato e produttivo.

Distrarsi

Ad esempio attraverso la lettura, il cinema o altre attività che possono ostacolare i pensieri di risentimento che alimentano la rabbia.

È necessario scegliere molto bene l’attività da svolgere per evitare di impegnarsi in compiti che potrebbero non avere alcun effetto benefico. Ad esempio, è stato osservato che fare shopping solitamente non è utile per sedare la rabbia.

Scrivere

Mettere per iscritto i propri pensieri può essere un modo molto efficace per elaborare le emozioni e per migliorare il proprio benessere.

A volte può essere necessario un po’ di tempo e di esercizio per ottenere dei benefici. (Per approfondire questo argomento leggi l’articolo I BENEFICI DELLA SCRITTURA)

E sfogare la rabbia?

Molte persone ritengono che il modo migliore per superare la rabbia sia quello di esprimere il proprio risentimento verso coloro che l’hanno provocato. In realtà, si tratta di uno dei modi peggiori per gestire la rabbia perché prolunga lo stato d’animo negativo e, spesso, rende la persona ancora più arrabbiata.

Se hai difficoltà a gestire la rabbia ricordati che uno psicologo può aiutarti.

Dott.ssa Erica Tinelli

3884462095

erica.tinelli@hotmail.it

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 Bibliografia

Goleman D. (1999). Intelligenza emotiva. BUR Biblioteca Univ. Rizzoli, Milano.