Le nostre caratteristiche psicologiche dipendono dal nostro corredo biologico oppure dalle esperienze di vita? Il nostro carattere, il nostro modo di rapportarci agli altri, il comportamento più in generale, l’intelligenza, ecc… sono determinate principalmente dai geni e quindi dalla nostra natura? Oppure tutti questi elementi possono cambiare in base all’apprendimento che avviene nel corso della vita e che determina la nostra cultura?
Molti studiosi si sono fatti queste domande e hanno cercato di dare una risposta.
Il dilemma natura o cultura nel caso dell’aggressività
In passato era possibile distinguere studiosi considerati innatisti e studiosi considerati ambientalisti, a seconda del fatto che abbiano sottolineato l’origine biologica oppure quella culturale del comportamento umano.
Per quanto riguarda l’aggressività gli innatisti -come Lorenz e Eibl-Eibesfeldt-, a sostegno dell’idea dell’origine biologica di questo fenomeno, hanno evidenziato come esso sia presente sia nel modo animale che in quello umano perché ha un’importante valenza adattiva, legata alla protezione del territorio e della prole e alla definizione delle gerarchie.
Gli ambientalisti -come Bandura-, invece, hanno mostrato che l’aggressività si apprende per osservazione ed imitazione e non è, quindi, espressione di un istinto innato.
Oggi si è concordi nell’affermare che la tendenza a manifestare l’aggressività e, più in generale, il nostro modo di essere, dipende sia da aspetti biologici, sia da espetti culturali e sociali. Nasciamo in un certo modo, ma poi abbiamo la possibilità di migliorare, di crescere, di modificare le nostre inclinazioni.
Il caso dell’intelligenza
L’intelligenza è fondamentale per l’uomo perché consente di elaborare le informazioni, di apprendere, di risolvere i problemi, di adattarsi all’ambiente.
Spesso alcuni aspetti dell’intelligenza vengono misurati con specifici test che consentono di ottenere un indice numerico chiamato quoziente intellettivo: più è alto, maggiore è il livello di intelligenza della persona. Alcune ricerche hanno dimostrato che esiste un’associazione abbastanza forte tra il quoziente intellettivo delle madri ed il quoziente intellettivo dei rispettivi figli. Questo dato sembrerebbe far pensare che l’intelligenza è innata ed ereditaria, dal momento che genitori e figli hanno un patrimonio genetico molto simile.
Tuttavia, ci sono anche studi che hanno dimostrato che i bambini che vengono adottati hanno un quoziente intellettivo superiore a quello delle madri biologiche in quanto sono stati cresciuti in condizioni ambientali stimolanti e favorevoli allo sviluppo delle loro abilità cognitive.
Anche l’intelligenza, quindi, dipende sia dalla natura che dalla cultura.
L’interazione tra natura e cultura nella nostra vita
Indipendentemente da quello che biologicamente saremmo più portati a fare e ad essere, quindi, ci sono una serie di fattori ambientali e sociali che ci possono influenzare notevolmente e che possono produrre un grande cambiamento nella nostra personalità, nel nostro comportamento, nelle nostre abilità. Tra questi fattori troviamo l’educazione ricevuta dalla famiglia e dalla scuola, le relazioni sociali, le esperienze di vita nei più svariati contesti, le attività che svolgiamo da un punto di vista sportivo, lavorativo, di hobby ed interessi. Molte di queste cose possiamo sceglierle noi. Possiamo scegliere di quali persone circondarci, possiamo scegliere almeno alcune delle attività cui dedicarci, possiamo decidere di perseguire determinati obiettivi piuttosto che altri, possiamo decidere come impiegare il nostro tempo. Di conseguenza, abbiamo un grande potere nel decidere e nell’agire per diventare quello che vogliamo, a prescindere da ciò a cui potremmo sembrare destinati sulla base del nostro corredo biologico.
Possiamo anche avere una notevole predisposizione verso una determinata attività, ma se non la coltiviamo adeguatamente con l’esercizio costante, non raggiungeremo mai dei livelli di prestazione veramente eccellenti. Al contrario, se sembra che non siamo particolarmente portati per fare una certa cosa, preparandoci seriamente potremmo comunque avere successo. Certo, ad un prezzo un po’ più caro perché ci dovremmo allenare molto più duramente rispetto ad altre persone più portate, ma se quella cosa ci interessa veramente ne varrà la pena.
In conclusione, siamo sia natura che cultura. Nasciamo e diventiamo
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erica.tinelli@hotmail.it
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“NON SONO PORTATO PER FARE QUESTA COSA”
Bibliografia
Binazzi A., Tucci F. S. (2006). Scienze sociali. Palumbo Editore, Palermo.
Darley J. M., Glucksber S., Kinchla R. A. (2005). Fondamenti di psicologia. Il Mulino, Bologna (Capitolo “L’intelligenza”).