Il problem solving strategico è una tecnica attraverso la quale è possibile arrivare ad individuare le soluzioni anche ai problemi più complessi e difficili grazie all’utilizzo di stratagemmi di logica non ordinaria che consentono di ottenere il massimo risultato con il minimo sforzo.
Il problem solving strategico prevede varie fasi che sono:
- la definizione del problema o dell’obiettivo
- l’analisi delle tentate soluzioni
- la definizione dei piccoli passi (lo scalatore)
- aggiustare il tiro progressivamente
Primo passo del problem solving: definizione del problema o dell’obiettivo
È una fase di fondamentale importanza, ma che spesso viene trascurata e data per scontata, alterando così, l’efficacia di tutto il processo in quanto senza una definizione adeguata del problema o dell’obiettivo è impossibile proseguire efficacemente.
Einstein, infatti, diceva “Se avessi solamente un’ora per salvare il mondo, passerei 55 minuti a definire bene il problema e 5 a trovare la soluzione”.
Il problema o l’obiettivo deve essere definito in termini descrittivi e concreti. E’ importante, infatti, non rimanere sul vago e fornire delle definizioni che potrebbero risultare ambigue. Per fare questo può essere utile cercare di guardare il problema da prospettive diverse, ad esempio immaginando come altre persone che conosciamo bene potrebbero valutare il problema diversamente da noi.
Analisi delle tentate soluzioni
In questa fase vengono presi in considerazione tutti i tentativi che sono stati fatti per risolvere il problema o per raggiungere l’obiettivo e gli effetti che questi hanno prodotto. Questo processo serve ad individuare i tentativi fallimentari affinchè non vengano ripetuti. È possibile, inoltre, individuare anche tentativi che hanno avuto successo e in questo caso è importante valutare se queste strategie possono essere riproposte nella situazione presente, anche con degli adattamenti. Nella maggioranza dei casi, però, ciò che ha funzionato in passato fallisce nel presente perché in tempi diversi è necessario fare tentativi differenti.
Definizione dei piccoli passi (lo scalatore)
Ogni obiettivo da raggiungere può essere scomposto in tanti piccoli obiettivi più circoscritti ed è possibile, quindi, tracciare il percorso che sarà necessario seguire per poter arrivare alla destinazione tanto desiderata.
Questo può essere fatto attraverso la tecnica dello scalatore che prevede un percorso a ritroso attraverso il quale si parte dall’obiettivo finale per poter arrivare a definire lo stadio immediatamente precedente, poi lo stadio precedente ancora fino ad arrivare al punto di partenza.
Aggiustare il tiro progressivamente nel processo di problem solving
Molto spesso i problemi sono complessi e non richiedono un’unica soluzione, ma più soluzioni. In questi casi i problemi non devono essere affrontati tutti insieme, ma occorre iniziare da quello che è più accessibile, mantenendo sempre la visione della globalità e delle possibili interazioni tra le varie concatenazioni di problemi.
Applicare da soli la tecnica del problem solving strategico può risultare molto complesso perché per poter raggiungere buoni risultati è necessario avere una certa dimestichezza con questo processo e, soprattutto, conoscere in modo approfondito e gestire tutte le dinamiche personali, affettive, emotive che entrano in gioco quando si vuole risolvere un problema o raggiungere un obiettivo. Per questi motivi può essere utile farsi aiutare da un professionista nell’applicazione del problem solving strategico in modo da evitare errori e rendere il percorso più semplice.
3884462095
erica.tinelli@hotmail.it
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Bibliografia
Nardone
G. (2013). Problem
Solving strategico da tasca. L’arte di trovare soluzioni a problemi
irrisolvibili. Ponte alle Grazie, Milano.