Conoscere i fattori di rischio per lo sviluppo di adeguate competenze genitoriali può essere utile perchè permette di intervenire per evitare di creare problemi al benessere dei propri figli.

Quello del genitore, infatti, è un ruolo molto complesso perchè è carico di responsabilità. Infatti, con il suo comportamento e con il suo stile di vita, il genitore influenza notevolmente lo sviluppo del figlio.

Fattori di rischio distali

Si tratta di variabili che hanno un’influenza indiretta sullo sviluppo delle competenze genitoriali, ma possono avere comunque un impatto, anche perché possono contribuire allo sviluppo dei fattori di rischio prossimali.

Tra i fattori di rischio distali ci sono il basso livello di istruzione e la povertà cronica che, a loro volta, sono interconnesse e che impattano negativamente sulla salute individuale e familiare.

Molto importante è anche l’inadeguatezza dell’integrazione sociale, l’assenza di un partner e la carenza di relazioni interpersonali. In queste situazioni, infatti, il genitore non può contare sull’aiuto materiale ed emotivo che deriva da altre persone.

Anche la presenza di esperienze infantili di rifiuto, di violenza e di abusi può rappresentare un fattore di rischio distale, tranne nei casi in cui vi è stata l’elaborazione di questi eventi.

Fattori di rischio prossimali

Hanno una grande influenza sullo sviluppo delle competenze genitoriali. I fattori di rischio prossimali possono essere:

  • Individuali. In questa categoria rientra la presenza di varie forme di psicopatologia, la devianza sociale, l’abuso di sostanze, il non sapersi assumere delle responsabilità, l’impulsività, la scarsa tolleranza delle frustrazioni. Sono tutti elementi che evidenziano l’incapacità della persona di prendersi cura di sé e che, quindi, possono essere connesse all’incapacità di prendersi cura degli altri, figli inclusi. Un altro fattore di rischio individuale è l’inadeguatezza delle competenze empatiche che ostacola la capacità di comprensione e gestione dei bisogni altrui.
  • Familiari e sociali. Riguardano sia i rapporti con la famiglia d’origine –presenza di conflitti o relazioni difficili- sia il rapporto con il partner –ad esempio la presenza di conflitti o la violenza domestica-.

La presenza di fattori di rischio è una condanna che impedisce lo sviluppo di adeguate competenze genitoriali?

Assolutamente no! La presenza dei fattori di rischio –anche numerosi e importanti- non significa che si è condannati ad essere dei cattivi genitori, anche se ovviamente può rendere più difficile rivestire questo ruolo.

Quasi tutti i fattori di rischio possono essere superati quando la persona è disponibile ad impegnarsi. Basti pensare che tra i principali fattori di protezione c’è proprio il desiderio di migliorarsi.

Dott.ssa Erica Tinelli

3884462095

erica.tinelli@hotmail.it

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Per approfondire

Di Blasio P. (a cura di) (2005). Tra rischio e protezione. La valutazione delle competenze parentali. Edizioni Unicopli, Milano.