La consapevolezza dei propri sbagli porta al cambiamento desiderato?
Molte persone considerano la consapevolezza un aspetto importante per cambiare e migliorarsi. In effetti può essere d’aiuto ma, di solito, da sola non è sufficiente. Ecco perchè.
A volte ci si rende conto di aver commesso, in alcune situazioni, degli errori. Ad esempio, ci si può accorgere di aver usato una comunicazione o una modalità relazionale inadeguata con alcune persone, di aver fatto delle cose dannose per la propria salute, di aver pianificato in modo sbagliato alcune attività, ecc…
La consapevolezza di aver sbagliato può essere molto importante. Non necessariamente, però, porta al cambiamento desiderato, per una serie di motivi che riguardano principalmente il non sapere cosa fare, la gestione delle emozioni e la ripetizione ed il consolidamento.
Non sapere cosa fare
Prima di tutto, essere consapevoli di aver sbagliato non significa per forza sapere cosa fare di diverso per produrre dei risultati migliori. Non basta semplicemente fare l’opposto. L’opposto di qualcosa di sbagliato , infatti, può essere altrettanto sbagliato o inefficace o può essere ancora più dannoso. Ad esempio, se comunicare in modo morbido e gentile non ha prodotto l’effetto sperato, questo non vuol dire necessariamente che bisogna usare un atteggiamento molto formale, rigido e deciso.
Per poter cambiare nella direzione sperata, quindi, non è sufficiente sapere di aver commesso degli errori. Occorre anche conoscere e sperimentare le giuste strategie che potranno, poi, essere gradualmente modificate ed affinate in base ai feedback ricevuti.
La gestione delle emozioni
Altre volte, invece, si sa cosa bisognerebbe fare di diverso, ma non si riesce a farlo a causa di emozioni intense e difficili da gestire. Può essere il caso delle persone che sanno che non dovrebbero avere esplosioni di rancore, ma a volte non sanno gestire la rabbia che provano. In questa categoria rientrano anche coloro che sanno che non dovrebbero evitare certe situazioni, ma lo fanno comunque perché pieni di paura.
In questi casi la consapevolezza non basta. La consapevolezza, infatti, non permette di incanalare le emozioni che, se non vengono gestite bene, sono un ostacolo al raggiungimento dell’obiettivo.
Non solo consapevolezza, ma anche ripetizione e consolidamento
Ci sono, poi, delle situazioni nelle quali le persone sanno che hanno commesso degli errori, sanno cosa devono fare di diverso e sono in grado di farlo. Anche in questi casi, la consapevolezza di aver sbagliato e di quello che andrebbe fatto può non essere sufficiente.
Per produrre un cambiamento davvero efficace e stabile, infatti, è necessario riproporre il nuovo comportamento più e più volte. Il nuovo copione deve diventare sempre più spontaneo e automatico, in modo da creare un nuovo modo di rapportarsi alla realtà. In caso contrario la consapevolezza acquisita resterà solo un pensiero oppure produrrà un cambiamento che sarà effimero e transitorio. Si ricadrà ben presto nella trappola del vecchio copione comportamentale.
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