Molte persone non vorrebbero avere pensieri negativi.

Il vero problema, però, non sono i pensieri negativi in quanto tali, ma il modo in cui vengono gestiti.

Quali sono i primi passi da fare per iniziare a gestire al meglio i pensieri negativi? Ecco due delle strategie che uso più spesso con le persone che partecipano al mio percorso “prenditi quello che meriti”.

Smetti di provare a sopprimerli

Molto spesso le persone cercano di allontanare i pensieri negativi. Cercano di non pensarci. Questa strategia solitamente non funziona. Anzi, rischia di amplificare ancora di più il problema.

Smettere di provare a scacciare i pensieri negativi di per sé alle volte può essere sufficiente a superare la situazione di malessere e di disagio.

Nel concreto questo vuol dire che quando arrivano i pensieri negativi bisogna continuare a fare quello che si sta facendo, ma senza cadere nella trappola di combatterli provando ad allontanarli o a trasformarli in pensieri positivi. È come vivere con un rumore di sottofondo che può essere fastidioso ma che spesso con il tempo si affievolisce sempre di più fino a scomparire. È una strategia che può portare a vincere senza combattere.

Per potere essere efficace, però, questa strategia deve essere mantenuta con una certa costanza, soprattutto quando è stata preceduta dal tentativo massiccio di allontanare i pensieri.

Scrivere i pensieri negativi

E’ utile perché la scrittura permette una forma di elaborazione che porta a distanziarci emotivamente dalle nostre preoccupazioni. Ciò vuol dire che impariamo a vederle come più piccole, più circoscritte, impariamo a sgonfiarle e a guardare le cose da prospettive diverse e meno catastrofiche. A livello emotivo, questo si può tradurre in una drastica riduzione o nell’eliminazione dell’angoscia e dell’ansia.

Per poter trarre dei benefici è importante scrivere in modo dettagliato, sincero, senza alcun tipo di freno e di inibizione, dando sfogo alla nostra parte più angosciata ed ansiosa, anche quando dice cose che sembrano assurde alla nostra parte più razionale.

È preferibile, inoltre, scrivere su carta invece che sul computer oppure sul telefono.

Anche questa strategia può richiedere una certa costanza: scrivere una sola volta o poche volte potrebbe non essere sufficiente.

Esistono, poi, anche altre strategie che dipendono dallo specifico caso e che devo essere calzate alla persona. A volte è necessaria una sola strategia che deve essere mantenuta costante. Altre volte quella strategia deve essere modificata nel tempo. In altri casi, ancora, è necessario combinare più strategie diverse.

Puoi fare vari tentativi oppure puoi decidere di rivolgerti direttamente ad un professionista per essere guidato da lui.

Dott.ssa Erica Tinelli

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