Nell’immaginario comune esistono molte idee in merito alla psicologia e al lavoro dello psicologo. A volte, però, queste visioni sono sbagliate o parziali.

Ecco, allora, alcune cose molto importanti che forse non sai sullo psicologo.

Lo psicologo non si focalizza solo sul passato

Molti ritengono che lo psicologo si concentri sull’analisi del passato delle persone, a partire dall’infanzia e dal rapporto con i genitori, alla ricerca delle presunte cause delle difficoltà attuali.

In realtà, però, questo è solo uno dei tanti approcci che può essere utilizzato, ma non è certamente l’unico e probabilmente neanche il più diffuso. Vengono utilizzati sempre più spesso, infatti, degli approcci che sono focalizzati sul presente, sul perché determinate difficoltà continuano a manifestarsi indipendentemente dalle presunte cause originarie e sui comportamenti attuali che è possibile cambiare per superare il problema e recuperare il proprio benessere o costruirlo nel caso in cui non ci sia mai stato.

Lo psicologo non sempre lavora per libere associazioni

Quando si lavora per libere associazioni si chiede alla persona di parlare di tutto quello che le viene in mente, senza alcun tipo di selezione. A partire d quello che emerge, poi, potranno essere proposte riflessioni e interpretazioni.

Anche in questo caso, però, si tratta solo di uno dei tanti metodi che può essere usato dal professionista e di solito non è l’unico. Solitamente lo psicologo ha un ruolo più attivo anche nel dirigere il colloquio, orientandolo in determinate direzioni e facendo domande che ritiene più opportune per arrivare a comprendere la situazione, a definire gli obiettivi, ad individuare le tecniche e le soluzioni che potrebbero essere più efficaci.

Se, quindi, state valutando se andare da uno psicologo ma avete il timore di non sapere cosa dire non preoccupatevi di questo aspetto. È compito dello psicologo guidarvi e gestire al meglio la situazione.

Quando si inizia un percorso psicologico è meglio andare dallo psicologo spesso

Di solito quando si decide di andare da uno psicologo non è necessario effettuare colloqui tutte le settimane o più volte a settimane. Solitamente è sufficiente una frequenza più diradata, ad esempio una volta ogni 2 settimane.

A volte, poi, una frequenza eccessiva, soprattutto nelle fasi di consolidamento –cioè quando la situazione è già migliorata- può essere anche controproducente perché non consente alle persone di avere tempo e spazio adeguati per riflettere su quanto emerso dai colloqui, per mettere in pratica più e più volte determinate indicazioni, per consolidare quanto appreso, per sviluppare, gradualmente, la propria autonomia.

La terapia psicologica è lunga

Chi va dallo psicologo per risolvere un problema o per migliorarsi di solito non ci deve andare per tutta la vita o per anni. Al giorno d’oggi, infatti, sono sempre più diffusi approcci brevi. Tra questi troviamo la terapia breve strategica che anche nelle situazioni più complesse consente di ottenere lo sblocco della situazione e quindi un miglioramento significativo entro la decima seduta, anche se poi può essere necessario effettuare ulteriori colloqui per arrivare alla soluzione definitiva.

Dott.ssa Erica Tinelli

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