fbpx

Erica Tinelli

Psicologa a Roma, Viterbo e Online

È NECESSARIO USARE FARMACI PER SUPERARE IL PANICO?

Questa è una domanda che mi fanno spesso le persone che soffrono di attacchi di panico.

La risposta è “di solito no”, ma ovviamente ogni caso è un caso a sé che deve essere considerato nella sua specificità.

Nella maggioranza dei casi gli attacchi di panico si possono superare imparando a gestire in modo efficace l’ansia e la paura senza l’uso di farmaci.

All’interno del mio percorso online “no al panico sì alla vita” ho aiutato decine di persone a superare il problema senza usare i farmaci.

Qualche volta mi è anche capitato di lavorare con persone che si trovavano in un momento particolarmente difficile e che, per questo, hanno deciso di seguire una terapia farmacologica mentre facevano il percorso con me. La terapia farmacologica, però, è stata seguita per un tempo limitato. Dopo aver passato le fasi più critiche e dopo aver superato autonomamente gli attacchi di panico, hanno deciso di non usare più i farmaci.

Quindi usare i farmaci, in genere non è necessario e, quindi, più che una necessità, nella maggioranza dei casi è una scelta.

Ci sono molte persone che decidono di gestire gli attacchi di panico con l’uso dei farmaci.

Non c’è niente di problematico o di limitante in questo, a patto che si tratti davvero di una scelta consapevole e non di una scelta obbligata, cosa che capita ad alcune persone.

L’altro giorno, per esempio, parlavo con una persona che mi raccontava che usava la terapia farmacologia per gestire gli attacchi di panico, ma solo perchè non sapeva che altro fare. Viveva male il fatto di prendere i farmaci e doveva gestire degli effetti collaterali che per lei erano abbastanza pesanti.

Ci sono, invece, persone che vivono molto serenamente il fatto di prendere i farmaci per sedare l’ansia e il panico e non vorrebbero nulla di diverso. E va benissimo così.

Nessuna alternativa è giusta o sbagliata in senso assoluto. Dipende come ti senti tu a percorrere quella strada. Se ti senti bene va bene.

Fai la scelta che pensi sia migliore per te.

Dott.ssa Erica Tinelli

3884462095

erica.tinelli@hotmail.it

UNA VITA SENZA ATTACCHI DI PANICO E’ POSSIBILE

Molte persone pensano che gli attacchi di panico non si possono superare del tutto.

Non è assolutamente vero.

Il panico si può superare. Completamente.

Quei momenti terrificanti in cui il cuore ti batte forte, fai fatica a respirare, ti gira la testa e temi di morire o di impazzire possono sparire del tutto. Lo vedo accadere continuamente, anche alle persone che erano più sfiduciate e a quelle che hanno sviluppato il problema in modo piuttosto serio.

Non scoraggiarti se non hai ancora trovato il modo di superarlo.

Non scoraggiarti se, per esempio, le tecniche di respirazione e di rilassamento con te non hanno funzionato. Quelle sono solo alcune possibilità, ce ne sono tante altre.  Devi continuare a cercare per trovare quelle che fanno al caso tuo.

Esiste la strada giusta per te, come esiste per chiunque.

La convinzione per la quale dagli attacchi di panico non si può guarire sembra essere particolarmente radicata soprattutto nelle persone che si portano dietro il problema da molto tempo.

Ma anche questa convinzione è errata.

Se dopo anni e anni non hai ancora risolto il problema non vuol dire che è irrisolvibile. Ho conosciuto persone che si portavano dietro il problema da una vita, ma sono riuscite comunque a risolverlo, esattamente come chi aveva il problema da qualche mese o da un anno. Anzi..

A volte all’interno del mio percorso online “no al panico sì alla vita” ho notato che le persone che si portavano dietro il problema da tanto tempo o che lo vivevano come più limitante sono quelle che hanno raggiungono i risultati più velocemente perché sono le più motivate e disponibili al 100% a lavorare per uscirne.

Perchè non importa quanto sembra disperata la tua situazione. Importa dove vuoi arrivare e cosa sei disposto/a a fare per arrivarci.

Dott.ssa Erica Tinelli

SUPERARE IL PANICO ED ESSERE AL SICURO

Ti racconto una storia di successo nel superamento degli attacchi di panico, la storia di P.

Prima di superare gli attacchi di panico P. aveva paura di tante situazioni che aveva la tendenza ad evitare. Stava abbastanza bene soltanto a casa e a lavoro, gli unici due luoghi che percepiva come sicuri.

Non sapeva il perchè, ma quando cominciava ad allontanarsi da questi luoghi iniziava ad arrivare l’ansia che cresceva sempre di più fino a trasformarsi in panico. Sapeva che non c’era un motivo razionale che potesse spiegare la sua paura, ma aveva paura lo stesso.

Gli attacchi di panico lo facevano sentire devastato, come se avesse combattutto una battaglia estenuante.

Per questo motivo dopo un po’ di tempo aveva iniziato ad evitare di fare molte cose.

Quando l’ho conosciuto per lui lui esistevano solo la casa e il lavoro. Da solo non riusciva a fare altro. Niente sport, niente cinema, niente giri per i negozi, niente passeggiate, niente amici, niente week end fuori città come faceva un tempo.

Ogni tanto usciva con la sua compagna con la quale si sentiva un po’ più sicuro perchè pensava che avrebbe potuto soccorrerlo nel caso in cui si fosse sentito male. Aveva bisogno di una stampella alla quale appoggiarsi costantemente, ma anche in quei casi non si sentiva completamente al sicuro.

Nel mio percorso online “no al panico sì alla vita” ha superato gli attacchi di panico e finalmente ha potuto dire basta a tutte le limitazioni che aveva prima.

Ora P. si sente al sicuro sempre, anche facendo cose che, invece, prima lo spaventavano molto.

P. ha così ripreso a fare da solo e con serenità delle cose che non faceva da un po’ (passeggiate, cinema, uscite con gli amici, viaggi brevi e lunghi).

Ed ha scoperto che vivere senza le limitazioni dettate dal panico è molto più bello.

Dott.ssa Erica Tinelli

SUPERARE IL PANICO E RIPRENDERE AD USCIRE

Oggi ti parlo di P., un uomo di circa quarant’anni che da un paio di anni soffriva di attacchi di panico. Come accade molto spesso, anche per lui il problema era peggiorato nel corso del tempo e gli attacchi di panico erano diventati sempre più frequenti ed intensi.

Si sentiva al sicuro soltanto a casa e per questo cercava di restarci il più possibile. Non usciva nemmeno per andare a lavoro visto che aveva la possibilità di lavorare da casa.

Dopo un po’ di tempo, però, questa situazione ha iniziato ad essere troppo pesante per lui. Infatti, non si sentiva libero di scegliere e di vivere come voleva. Si sentiva al sicuro, ma anche molto limitato e depresso. La sua casa era diventata anche la sua prigione, una prigione sempre più opprimente che si era costruito da solo senza rendersene conto.

Ma dalle prigioni costruite dal panico è possibile uscire con le giuste strategie e la giusta determinazione.

Oggi P. è più o meno a metà del mio percorso “no al panico sì alla vita” ed ha iniziato a fare dei cambiamenti molto importanti. Ha ripreso a fare tante cose che non faceva da un po’. Per esempio ha iniziato ad andare in ufficio oppure a fare la spesa o a fare delle passeggiate. Diversamente da quello che succedeva all’inizio in cui faceva un po’ fatica a dare queste cose, oggi le cose iniziano a diventare più semplici e naturali. L’altro giorno, per esempio, di punto in bianco ha deciso di vestirsi e di andarsi a fare una bella passeggiata nel bosco senza particolari ansie e preoccupazioni. P. deve fare ancora dei passi avanti, ma è sulla strada giusta.

La sua storia dimostra che superare completamente gli attacchi di panico è possibile, anche quando la situazione di partenza sembra disperata.

Dott.ssa Erica Tinelli

SOFFRI DI PANICO E TI PORTI DIETRO LO XANAX?

Molte persone che soffrono di ansia e panico sono abituate a portare sempre con sé lo xanax o i fiori di bach. L’idea è quella di usarli al bisogno in caso di forte disagio. Può trattarsi anche di altri farmaci o di altre cose usate per provare a placare l’ansia, per esempio la camomilla. Portarsi dietro queste cose viene spesso vissuto come una salvezza. In realtà, però, non lo è per chi desidera risolvere il problema completamente e diventare completamente autonomo. Se vuoi superare il problema senza farmaci e ti porti dietro lo xanax o altre cose la situazione non migliorerà, anche se poi non li usi. Ogni volta che ti porti dietro queste cose, infatti, ti stai lanciando un messaggio implicito che dice “quella situazione è pericolosa da affrontare, per questo hai bisogno di aiuto”. Inoltre, ti stai dicendo che non sei in grado di affrontare autonomamente quella situazione potenzialmente minacciosa. L’unione di questi due messaggi (“quella situazione è critica” e “tu non sai affrontare le situazioni critiche”) aumenta la percezione di paura. E se aumenta la paura anche l’ansia cresce ed aumenta la probabilità che si trasformi in panico. Usare certi aiuti, come lo xanax o i fiori di bach, può sembrare una soluzione migliore rispetto all’evitare del tutto certe situazioni.  E forse da un certo punto di vista potrebbe esserlo, ma è comunque un comportamento che contribuisce a mantenere il problema. Infatti è una scelta che non elimina la paura, ma anzi la alimenta. Per questo se si pensa ad una soluzione davvero definitiva ed efficace del panico è necessario lavorare anche su questo aspetto, come faccio con le persone che partecipano al mio percorso online “no al panico sì alla vita”. Per risolvere completamente il problema, infatti, è’ importante focalizzarsi sulle soluzioni e non sulle cose che sono meno peggio di altre.

Dott.ssa Erica Tinelli

PANICO E ACCOMPAGNAMENTI

Ogni volta che per paura ti organizzi per cercare la compagnia degli altri l’ansia e il panico aumenteranno.

Le persone che soffrono di ansia e panico spesso si organizzano per non essere mai da sole nelle situazioni che non percepiscono come sicure.

Per esempio c’è chi si fa sempre accompagnare al supermercato.

C’è chi quando deve fare un viaggio di lavoro si organizza per essere sempre insieme ad altre persone per paura.

Altre persone cercano di non rimanere mai da sole a casa.

E così via.

Possono sembrare scelte sensate. In realtà, come mi confermano le persone che partecipano al mio percorso online “no al panico sì alla vita”, nella migliore delle ipotesi possono far star meglio lì per lì, ma nel complesso contribuiscono a far peggiorare il problema.

Ogni volta che per paura ti organizzi per cercare la compagnia degli altri ti stai dicendo che quella situazione è pericolosa e che non sei in grado di affrontarla da solo. Anche gli altri, non volendo, ti lanciano il messaggio che dice che da solo non saresti in grado.

Questi messaggi aumentano la paura, il panico, la tua percezione di incapacità e distruggono la tua autostima.

Dovresti, quindi, smettere di ricercare la compagnia degli altri per paura, ma potresti non essere in grado di farlo.

In una fase iniziale non è neanche necessario farlo.

Per iniziare è sufficiente che pensi che ogni volta che ricerchi la compagnia degli altri per paura contribuisci a peggiorare il problema perché la tua ansia aumenterà.

Non sforzarti di smettere di farlo, potrebbe essere troppo per te. Però pensa che ogni volta che cerchi la compagnia degli altri stai facendo peggiorare il tuo problema perché è come se ti dicessi e come se gli altri ti dicessero “da solo non sei in grado”.

Dott.ssa Erica Tinelli