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Erica Tinelli

Psicologa a Roma, Viterbo e Online

INIZIARE A GESTIRE IL PANICO

In questo articolo ti parlerò del diario di bordo, una delle prime indicazioni che fornisco spesso alle persone che vogliono superare gli attacchi di panico.

Dico alle persone: “quando senti l’ansia che inizia a salire prendi carta e penna e scrivi: dove ti trovi, quello che stai facendo, quali sintomi hai, cosa stai pensando.

Fallo nel momento stesso in cui l’ansia inizia a salire, non rimandare nemmeno un secondo. Pensa di dover fare una fotografia istantanea di quel momento”

Questo esercizio serve principalmente a due cose. Prima di tutto permette di avere un’idea della frequenza e dell’intensità dei momenti di crisi, dei pensieri si presentano in quel momento, di valutare se le crisi ricorrono in specifiche situazioni.

Il diario di bordo serve anche a calmare l’ansia perchè la scrittura ha una funzione di contenimento emotivo e distoglie la persona dal tentativo di controllo dei sintomi fisici.

Per fare in modo che questa strategia funzioni molto bene è importante prestare attenzione ad alcune cose.

E’ importante scrivere su carta

Lascia perdere il computer o il telefono insieme a tutte le scuse del tipo “è più comodo”, “mi piace di più”, “sono abituato così”. Non deve essere necessariamente comodissimo o superpiacevole o legato a cose che fai di solito. Deve funzionare. Punto. Scrivere su carta attiva specifici processi cerebrali che potrebbero rendere il tutto più efficace. Se non scrivi su carta potrebbe non funzionare.

Scrivi nel momento esatto in cui l’ansia inizia a salire, senza rimandare

Per questo è importante che porti sempre con te qualcosa di piccolo e comodo su cui scrivere. Lo puoi fare anche in presenza di altre persone, non succede nulla. Basta dire qualcosa di molto generale del tipo “scusami devo segnare immediatamente una cosa importante sennò mi dimentico”. Se lo fai quando l’ansia è già elevata o al culmine potrebbe essere inefficace.

Scrivi di getto per evitare il panico

Scrivi senza pensarci troppo, senza prestare attenzione alla calligrafia, alla punteggiatura, a quanto è coerente o sensato o razionale quello che stai scrivendo. Riporta su carta i pensieri che hai davvero in quel momento, anche quelli che ti sembrano assurdi o irrazionali (anzi, scrivi soprattutto quelli).

Questa è una delle prime strategie che spesso si usa per iniziare ad affrontare il problema degli attacchi di panico.

Successivamente è necessario usare altre tecniche che permettono alla persona di gestire in modo efficace la paura per evitare di arrivare al panico.

Se soffri di attacchi di panico e vuoi risolvere il problema il mio percorso “no al panico sì alla vita” potrebbe essere la soluzione adatta a te. 

Dott.ssa Erica Tinelli

3884462095

erica.tinelli@hotmail.it

ATTACCHI DI PANICO E FORZA’ DI VOLONTA’

Gli attacchi di panico sono un problema molto invalidante, ma si possono superare completamente. E non servono tempi biblici per raggiungere questo risultato meraviglioso. Lo vedo accadere continuamente alle persone che partecipano al mio percorso online “no al panico sì alla vita”.

Per superare gli attacchi di panico, però, come molti altri problemi, la forza di volontà non basta. Non basta volerlo. Non basta impegnarsi. Servono anche strategie e strumenti efficaci.

La forza di volontà, infatti non serve assolutamente a nulla se non sai come maneggiare il problema. Volere non è potere se non sai dove indirizzare la tua determinazione.

Anzi, se non sai come devi fare, la forza di volontà può anche diventare dannosa. Può portarti, infatti, ad insistere nel fare dei tentativi inefficaci perchè potresti pensare che non hai ancora applicato certe strategie abbastanza bene o abbastanza a lungo.

Ci sono tante situazioni nelle quali la forza di volontà non basta o può causare addirittura dei problemi. La risoluzione degli attacchi di panico è una di queste. 

Non puoi laureati con la forza di volontà se non sai studiare.

Analogamente, non puoi avere relazioni felici con la forza di volontà se non sai come approcciarti agli altri e come comunicare in modo efficace.

Non puoi guidare un’auto con la forza di volontà se non sai come si guida. 

Allo stesso modo non puoi superare gli attacchi di panico con la forza di volontà se non sai come gestire la paura e l’ansia.

Una volta che avrai imparato questo allora la forza di volontà potrà essere per te un alleato fondamentale perchè ti aiuterà ad applicare con costanza alcune strategie che servono a risolvere il problema.

Se vuoi imparare queste strategie e superare il problema una volta per tutte il mio percorso online “no al panico sì alla vita” potrebbe essere la soluzione adatta a te. 

Dott.ssa Erica Tinelli

3884462095

erica.tinelli@hotmail.it

LA PAURA DI VIAGGIARE

Mentre scrivo questo articolo sulla paura di viaggiare mi trovo proprio in viaggio, precisamente in treno.

Sto viaggiando da Orte (lazio, provincia di Viterbo) a Bologna. Io amo viaggiare in treno. Soprattutto amo osservare i vari paesaggi che scorrono dal finestrino.

Penso anche, però, a tutte quelle persone che, invece, non riescono a viaggiare o fanno una gran fatica a causa dell’ansia e degli attacchi di panico.

C’è chi ha paura di viaggiare in treno, chi in aereo, chi in auto. C’è chi ha paura di viaggiare in generale, indipendentemente dal mezzo di trasporto.

La paura di viaggiare ha anche tante altre sfaccettature. Per esempio c’è chi ha questa paura perchè teme di allontanarsi da quelli che percepisce come luoghi sicuri, come la propria casa, il lavoro, la propria città. Si sente a disagio all’idea di trovarsi in posti che non conosce o con i quali ha scarsa familiarità. Qualcuno può pensare che in caso di bisogno non potrà essere soccorso o sostenuto da nessuno.

Altre persone, invece, temono il viaggio in sè e una volta arrivate a destinazione possono anche essere tranquille. Tra i timori più diffusi c’è quello relativo agli incidenti più o meno catastrofici.

E’ abbastanza diffuso anche il disagio che si prova all’idea di non poter controllare il viaggio, per esempio non potendo scendere quando si vuole. Alcune persone che hanno questo tipo di problemi, infatti, manifestano il bisogno di avere sempre a disposizione una via di fuga. 

C’è chi teme, poi, di impazzire, di svenire, di avere reazioni incontrollate, di avere problemi di respirazione e … tanto altro ancora. 

Indipendentemente da come si manifesta la paura di viaggiare, si può affrontare e risolvere. 

Tante persone che ho conosciuto hanno avuto queste difficoltà e poi le hanno superate partecipando al mio percorso online “No al panico sì alla vita”. Questo ha permesso loro, per esempio, di andare a trovare amici e familiari o di visitare posti nuovi. Puoi farcela anche tu.

Dott.ssa Erica Tinelli

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erica.tinelli@hotmail.it

GESTIRE LA PAURA PER EVITARE IL PANICO 

Per evitare il panico è importante diventare molto bravi a gestire la paura.  Esiste, infatti, una relazione tra paura, ansia e panico.

Quando abbiamo paura di qualcosa proviamo ansia che può avere livelli differenti. Entro certi limiti l’ansia non solo è normale, ma è anche utile perchè ci porta ad attivarci per dare il meglio di noi e per fronteggiare al meglio eventuali pericoli e difficoltà.

L’ansia diventa problematica quando è eccessiva, per esempio in termini di frequenta (c’è troppo spesso) o di intensità (è troppo forte).

Quando l’ansia è troppo forte può sfociare nel panico.

Questo vuol dire che se impari a gestire bene la paura il panico non arriverà mai.

Per gestire bene la paura una delle cose che devi sapere è che funziona secondo il principio per il quale “la paura guardata in faccia diventa coraggio, la paura evitata diventa timor panico” (come scrivevano i sumeri).

Se hai una paura, quindi, non negarlo a te stesso, non far finta che non esista, non provare a non pensarci, non provare a distrarti da quel pensiero, non provare a convincerti del fatto che quella paura non ha senso di esistere e che andrà tutto bene.

Tutto questo significherebbe evitare la paura con il rischio, quindi, di incrementarla e di trasformarla in panico.

Prova, invece, ad accettare di avere quella paura, anche se ti scoccia, a pensarci volontariamente, a trovare un canale di sfogo per quella paura, per esempio scrivendo dettagliatamente di cosa hai paura o immaginando gli scenari peggiori che la tua paura ti suggerisce.

Questo è guardare in faccia la paura. E solo se la guardi in faccia puoi trasformarla in coraggio e superare il problema degli attacchi di panico.

Se vorrai, potrò aiutarti a realizzare questo bellissimo risultato con il mio percorso online “no al panico sì alla vita”.

Dott.ssa Erica Tinelli

erica.tinelli@hotmail.it

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SUPERARE LA PAURA DI GUIDARE IN AUTOSTRADA

Ho conosciuto varie persone che avevano paura di guidare in autostrada. Rispetto alla paura della guida in generale, chi ha questa difficoltà in autostrada ha un problema più specifico, ma non necessariamente meno limitante.

C., per esempio, si sentiva molto limitata e non indipendente. A causa dell’ansia e del panico non riusciva ad andare a trovare il suo fidanzato ed era sempre lui a dover andare da lei. Nonostante lui non le facesse pesare la cosa, era lei a sentirsi in difetto e non libera. 

Le limitazioni, inoltre, riguardavano anche l’ambito lavorativo. Due volte a settimana, infatti, doveva andare in una sede più lontana e aveva deciso di affrontare la cosa facendo una strada molto più lunga e lenta. Qualche volta prendeva anche l’autostrada, ma faceva una grandissima fatica. Per lei la situazione era diventata insostenibile, come lo è di solito per chi ha necessità di affrontare questa situazione e non ci riesce o fa fatica.

Se hai necessità e paura di guidare in autostrada, infatti, puoi stare male sia se non riesci a farlo, sia se ci riesci facendo una fatica immane.

Se riesci comunque a farlo potresti sentirti un po’ meno limitato e probabilmente è così. Fare le cose con grande sforzo, però, può comportare dei grossi rischi. Per esempio potresti non riuscire a sostenere la cosa per molto tempo. Oppure potresti riuscirci, ma usando un elevato livello di energie che, per contro, non potrai utilizzare in altri ambiti o attività. Per esempio C., quando prendeva l’autostrada prima di aver risolto il problema, arrivava al lavoro talmente tanto stanza e nervosa che faceva fatica a concentrarsi su quello che doveva fare.

Se ti viene l’ansia o il panico al solo pensiero di guidare in autostrada devi sapere che la soluzione a questo problema esiste.

C., per esempio, ha superato la paura di guidare in autostrada ed è tornata ad essere libera dalla paura. Guida in autostrada con tranquillità ogni volta che vuole o che deve.

Se anche tu vuoi superare il problema il mio percorso online “no al panico sì alla vita” potrebbe essere la soluzione adatta a te. 

Dott.ssa Erica Tinelli

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erica.tinelli@hotmail.it

GLI ATTACCHI DI PANICO POSSONO PASSARE DA SOLI?

Gli attacchi di panico possono passare da soli? Può essere sufficiente far passare del tempo per veder scomparire il problema?

Mi fanno spesso questo genere di domande ed è molto difficile dare una risposta. Prima di tutto io ho un punto di osservazione parziale perchè a me si rivolgono le persone che il problema ce l’hanno ancora, nonostante il passare del tempo, e per questo decidono di partecipare al mio percorso online “no al panico sì alla vita”.

Questo non esclude, però, che ci possono essere delle persone che hanno avuto esperienze diverse. E’ possibile che esistano persone che per un periodo della loro vita hanno sofferto di attacchi di panico che, dopo un po’, sono spariti. Forse questo può accadere perché le persone, anche senza rendersene conto, possono cambiare alcune modalità di gestione delle emozioni e delle situazioni, arrivando alla soluzione del problema.

Ma è davvero la cosa migliore lasciar passare il tempo e basta?

Dipende dalle opinioni, dalle priorità, dalle ambizioni, dalle scelte di vita.

Prima di tutto se decidi di aspettare sperando che il problema passi da solo devi appunto considerare che è una speranza. Non hai alcuna garanzia che si realizzi quello che desideri. Può accadere, ma può anche non accadere.

Se anche dovesse accadere ti stai mettendo nella condizione di vivere giorni, settimane, mesi, anni della tua vita che sono pieni di limitazioni. Con il freno a mano tirato.

Forse tra un po’ gli attacchi di panico passeranno da soli, ma vale la pena vivere, nel frattempo, senza poter fare quello che desideri perchè sei bloccato dalla paura? Oppure facendolo ma con estrema fatica perchè ogni volta è come se dovessi affrontare una battaglia.

Se la risposta è sì ha senso apsettare che passi il tempo.

Se invece, vivere in questa condizione ti sembra troppo limitante il mio percorso online “no al panico sì alla vita” potrebbe fare al caso tuo.

Dott.ssa Erica Tinelli

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erica.tinelli@hotmail.it