fbpx

Erica Tinelli

Psicologa a Roma, Viterbo e Online

IL DESIDERIO DI CAMBIARE VITA

il desiderio di cambiare vita

Tante persone hanno pensato almeno una volta di cambiare vita, ad esempio cambiando città, azienda o settore professionale.

A volte, poi, questo desiderio o speranza si manifesta proprio in coloro che si trovano in una situazione di malessere e che pensano che cambiare vita potrebbe rappresentare una soluzione a tutti i loro problemi. Ad esempio, una persona che non ha relazioni importanti potrebbe credere che cambiando città riuscirà, finalmente, a sviluppare delle buone relazioni sociali.

Cambiare vita, però, non sempre è la soluzione perchè non porta necessariamente ad ottenere quello che si vuole. Quando si valuta questa possibilità, quindi, è importante riflettere su una serie di aspetti.

Cambiare vita consente di risolvere i propri problemi?

Se si pensa di cambiare vita per trovarsi in una condizione migliore di quella attuale ,è bene sapere che non è detto che sarà così. Niente e nessuno, infatti, può garantire che cambiando vita le difficoltà ed i problemi che si avevano in precedenza non si ripresenteranno. Se cambi lavoro perché pensi che il tuo capo non ti valorizza, chi ti garantisce che questo non potrebbe succedere anche in un’altra azienda? Se cambi città perché la tua ti sembra priva di stimoli e deprimente, chi ti dice che il tuo malessere scomparirà in una nuova città?

Alcune difficoltà, inoltre, potrebbero non essere dovute solo a condizioni esterne, ma potrebbero essere determinate anche da caratteristiche personali sulle quali sarebbe necessario lavorare. Ritornando ad uno degli esempi precedenti, la mancanza di relazioni potrebbe essere dovuta anche al fatto di avere scarse abilità relazionali; in questo caso queste capacità andrebbero sviluppate perché altrimenti questa carenza si ripresenterà sempre.

Vale la pena provare a cambiare la situazione attuale?

Pensiamo ad una persona che ama il suo lavoro e la sua azienda, ma che sta valutando la possibilità di cambiare perché da qualche mese si trova a dover collaborare con un collega che la tratta con sufficienza e che non sopporta più.

In casi di questo tipo, prima di pensare a cambiare vita sarebbe opportuno provare, anche più e più volte e anche con l’aiuto di un professionista se necessario, a cambiare la situazione attuale. Abbandonarla, infatti, potrebbe avrebbe dei costi molto alti. Nell’esempio riportato, prima di pensare a cambiare lavoro bisognerebbe fare vari tentativi per provare a gestire al meglio il rapporto con il collega, evitando, in caso di successo, di lasciare un’azienda e un lavoro che si ama.

Quali svantaggi dovresti affrontare se decidi di il desiderio di cambiare vita svantaggicambiare vita?

Quando si pensa di cambiare vita a volte si può avere la tendenza a vedere questa possibilità come un’alternativa allettante o addirittura come una vera e propria salvezza. In queste situazioni spesso si compie l’errore di sovrastimare gli aspetti positivi di questa scelta e di sottovalutare, invece, i possibili svantaggi.

Il cambiamento, infatti, richiede il sapersi adattare a delle circostanze nuove e tutto questo può essere difficile da gestire e sicuramente ha dei costi che possono essere economici, temporali, fisici, mentali. Sei pronto ad affrontarli?

Cambiare vita non è sempre una scelta sbagliata, ma sicuramente deve essere valutata con la dovuta attenzione. In particolare, occorre saper discriminare tra le situazioni nelle quali può essere opportuno cambiare vita e quelle nelle quali, invece, sarebbe più opportuno o necessario cambiare se stessi per vivere una vita davvero soddisfacente.

Dott.ssa Erica Tinelli

Se ti è piaciuto questo articolo potrebbe interessarti anche:

DECIDERE…CHE TORTURA!

 

DECIDERE … CHE TORTURA!

DECIDERE…CHE TORTURA!

Decidere a volte è difficile. Quando bisogna fare scelte importanti, infatti, chiunque può andare in crisi. Molte decisioni difficili da prendere riguardano la sfera sentimentale (ad esempio la scelta di interrompere o meno una relazione, la scelta tra 2 partner, le scelte di fare dei passi importanti come il matrimonio o la convivenza, ecc…) e la sfera professionale (pensiamo alle scelte relative a determinate offerte lavorative, al valutare la possibilità di cambiare lavoro o azienda, ma anche LA SCELTA DELLA FACOLTA’ UNIVERSITARIA che può influenzare il futuro lavorativo).

E’ possibile, comunque, avere delle difficoltà nella presa di decisione in qualsiasi ambito della propria vita.

Gli errori da evitare quando si deve decidere

Quando le persone devono decidere possono sperimentare stress, ansia, angoscia, paura di sbagliare. In alcuni casi queste emozioni diventano troppo intense e problematiche, provocando grande sofferenza e dei veri e propri blocchi.

Per evitare di arrivare a tanto, nella presa di decisione è importante evitare di commettere i seguenti errori.

Decidere in fretta

Trovarsi in una situazione non definita può produrre uno stato di malessere molto forte e per evitare tale stato di tensione, alcune persone decidono in fretta. La maggior parte delle decisioni importanti, però, richiede una valutazione accurata delle varie opzioni e dei possibili effetti, non solo da un punto di vista razionale, ma anche emotivo ed affettivo.

Prendere delle decisioni rapidamente può portarci a trascurare alcuni importanti elementi di valutazione. Il rischio è quello di pentirsi di una scelta che, in alcuni casi, potrebbe anche essere irreversibile o che richiederebbe grandi sforzi per poter essere cambiata nuovamente.

Rimandare troppo la decisione

E’ l’errore opposto al precedente ed è tipico delle persone estremamente indecise e che hanno paura di sbagliare. Anche il rimandare, quindi, può essere dannoso, principalmente perché rende la persona sempre più dubbiosa, passiva e incapace di decidere.

È importante, quindi, definire delle tempistiche realistiche entro le quali prendere le decisioni.

Scegliere di non decidere

Alcune persone si illudono di poter evitare di decidere lasciando le cose come stanno. Ad esempio, una persona che non sa se cambiare lavoro o meno potrebbe continuare a fare il lavoro che fa, non come conseguenza di una sua scelta personale, ma per l’impossibilità di decidere. Allo stesso modo, una persona che non sa se interrompere una relazione potrebbe mantenerla pur non avendo fatto questa scelta, ma per una questione di comodo legata al non dover decidere.

Si tratta, molto spesso, di illusioni e di autoinganni perché la decisione di non decidere è comunque una decisione. A questo punto, quindi, forse varrebbe la pena di impegnarsi e di attivarsi per prendere la decisione ritenuta migliore.

Delegare ad altri la responsabilità di decisioni personali

Come nel caso precedente, anche questo comportamento rappresenta un tentativo di evitamento della decisione che, però, è sempre una decisione. La delega può essere rivolta a varie persone, come ad esempio amici o familiari ai quali non vengono chiesti dei semplici consigli, ma ai quali si chiede più o meno esplicitamente di indicare la scelta da fare.

Il problema è che quando si delegano ad altri delle responsabilità personali, si conferma a se stessi la propria incapacità che diventa sempre più forte. Inoltre, per quanto le altre persone possono essere fidate e responsabili e per quanto possono conoscerci bene, potrebbero non sapere qual è la cosa da fare. Le decisioni, infatti, sono molto soggettive e solo il diretto interessato può sapere veramente cosa è meglio per sé.

In alcuni casi la delega può essere rivolta anche allo psicologo, al quale alcune persone chiedono di dire qual è la cosa migliore da fare. In questi casi lo psicologo può aiutare la persona a valutare i possibili vantaggi e svantaggi delle varie opzioni, a considerare le cose da prospettive diverse, a gestire le emozioni. La decisione, però, sarà sempre e comunque personale.

Dott.ssa Erica Tinelli

3884462095

erica.tinelli@hotmail.it

Se ti è piaciuto questo articolo potrebbe interessarti anche:

IL DESIDERIO DI CAMBIARE VITA

DECIDERE…CHE TORTURA!

LA SCELTA DELLA FACOLTA’ UNIVERSITARIA

la scelta della facoltà universitaria.jpg

Per molti ragazzi la scelta della facoltà universitaria può rappresentare una decisione molto difficile. Può influenzare, infatti, il futuro. La scelta può essere determinata da molti fattori che devono essere presi in considerazione, come ad esempio i propri interessi e le proprie passioni, gli sbocchi lavorativi, la localizzazione geografica delle varie facoltà.

Molti ragazzi non sono convinti della loro scelta o si pentono successivamente proprio in virtù di questa complessità e, a volte, anche perché hanno preso una decisione in modo troppo rapido, senza aver riflettuto a sufficienza.

Consigli per scegliere la facoltà universitaria

Per poter scegliere la facoltà universitaria in modo più accurato e consapevole è bene prepararsi  e non decidere in poco tempo sotto la pressione delle scadenze. Inoltre, ecco alcuni elementi che può essere utile tenere in considerazione:

  1. Bisogna informarsi sulle materie, sui programmi, sugli sbocchi lavorativi delle facoltà che interessano per avere un’idea più precisa di quello che si prospetta. Può sembrare ovvio e scontato, ma ci sono alcune persone che scoprono quelle che sono le materie che dovranno studiare solo dopo essersi iscritte. Così come ci sono persone che si rendono conto dopo qualche mese o qualche anno che con la facoltà che hanno scelto non potranno fare il lavoro che credevano. Se non sai quello che ti aspetta come fai a sapere se fa per te o no?
  2. Valutare i fattori che possono essere importanti nel determinare la scelta della facoltà. Tra i fattori considerati importanti alcuni possono essere ricorrenti -come i propri interessi e le opportunità lavorative-. Altri, invece, possono essere un po’ meno frequenti, ma non per questo meno rilevanti. Ad esempio, c’è chi sceglie anche sulla base del fatto di poter fare in futuro un lavoro considerato prestigioso. Quando si prendono in considerazione tutte queste variabili ogni persona deve avere la capacità di capire quelle che sono le cose che per lei possono avere un peso notevole nel determinare la scelta. Si tratta di fattori estremamente soggettivi, che possono variare notevolmente di persona in persona e che possono portare a valutazioni completamente differenti. C’è chi capisce che desidera studiare ciò che gli piace, c’è chi vuole studiare ciò che gli può garantire un futuro lavorativo un po’ più tranquillo, chi sceglie di fare una facoltà prestigiosa, ecc…. Ad esempio, è molto diffusa l’idea che bisogna studiare solo quello che appassiona, ma questa idea può essere valida per alcune persone e non per altre. Ci sono ragazzi/e che hanno studiato materie che non amavano particolarmente, ma che sono completamente soddisfatti di questa scelta perché per loro i fattori da tenere in considerazione erano ben altri. Hai ben chiaro quelle che sono le cose importanti per te?
  3. Non farsi scoraggiare dalle difficoltà. Anche quando le persone hanno ben chiara quella che è la facoltà che vorrebbero frequentare, può capitare che nutrano comunque dei dubbi legati al fatto che pensano di non essere adatti a quel tipo di futuro universitario e professionale. Sicuramente è importante essere consapevoli delle proprie caratteristiche e dei propri limiti, ma per affrontarli e superarli, non per fuggire. Non si può pretendere di essere “perfetti” prima ancora di iniziare. Chi è convinto della scelta della facoltà, quindi, deve trovare il modo di superare le difficoltà e non convincersi di aver fatto una scelta sbagliata. Sei consapevole dei tuoi limiti? Come pensi di affrontarli?
  4. Non farsi influenzare da parenti, amici, conoscenti. La scelta dell’università è estremamente personale e solo il diretto interessato può sapere quello che vuole fare veramente. È bene ascoltare pareri e consigli, ma senza sentirsi costretti a dover compiacere gli altri. Stai facendo una scelta che è solo tua?

 

Se sei ancora tanto confuso/a ricordati che qualche colloquio con uno psicologo potrebbe aiutarti a fare chiarezza.

 

Dott.ssa Erica Tinelli

3884462095

erica.tinelli@hotmail.it

Se ti è piaciuto questo articolo potrebbe interessarti anche:

DECIDERE…CHE TORTURA!