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Erica Tinelli

Psicologa a Roma, Viterbo e Online

L’IMPORTANZA DELLA SALUTE MENTALE

Che cos’è la salute?

Secondo la definizione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, la salute è “uno stato di totale benessere fisico, mentale e sociale, non semplicemente l’assenza di malattie o infermità”.

La salute, quindi, è qualcosa di ben più ampio dell’assenza di problemi.

La salute mentale, inoltre, rappresenta una componente fondamentale della salute complessiva della persona. Senza un’adeguata salute mentale, quindi, la persona non può stare bene, anche quando è in ottima forma fisica.

Perché è importante la salute mentale?

Perché ha un impatto notevole sulla quotidianità della persona, sulle percezioni, sulle emozioni, sui comportamenti.

Una cattiva salute mentale porta le persone a sperimentare frequentemente sensazioni di disagio che possono compromettere, a vari livelli, la capacità di fare ciò che si desidera, di stare con gli altri, di lavorare, di studiare, di dedicarsi ai propri hobby. Pensiamo, ad esempio, a come può essere difficile fare queste cose se si è depressi o molto stressati o pieni di preoccupazioni difficili da gestire.

Essere mentalmente sani, invece, consente alle persone di essere serene e di avere un buon funzionamento personale, interpersonale e sociale.

Avere una buona salute non è importante solo per la singola persona, ma per chiunque, a vario titolo, interagisce con lei -amici, familiari, persone con le quali si lavora-.

Cosa la compromette?

Prima di tutto la presenza di disturbi mentali, come i disturbi di personalità, psicotici, depressivi, d’ansia, alimentari, ecc…

Dal momento che, però, la salute non è solo l’assenza di malattia, anche in mancanza di disturbi è possibile non avere una buona salute.

La salute mentale, quindi, è compromessa anche dall’incapacità di gestire le emozioni, le relazioni, lo stress, le difficoltà quotidiane.

Il legame tra salute mentale e fisica

Si tratta di due dimensioni distinte, ma fortemente interconnesse. Si influenzano a vicenda. La cura della mente, quindi, è importante anche per stare bene fisicamente. Lo stress cronico, ad esempio, ha un impatto sul funzionamento del sistema immunitario e, quindi, rende più vulnerabile il nostro organismo. Così come l’ansia e la depressione rappresentano dei fattori di rischio per le patologie cardiache.

Dott.ssa Erica Tinelli

3884462095

erica.tinelli@hotmail.it

LA VIOLENZA: DEFINIZIONE E INTERVENTI

Che cos’è la violenza?

Quando si parla di violenza si fa riferimento a qualsiasi comportamento che può produrre un danno ad un’altra persona. Implica un comportamento intenzionale che può avere effetti sulla salute fisica e psicologica.

Come si manifesta?

La violenza può essere di tanti tipi.

C’è quella fisica che probabilmente è la più conosciuta e la più facile da individuare. Si può manifestare con differenti modalità, ad esempio con calci, schiaffi, bruciature, strattoni, tirare i capelli, ecc…

La violenza psicologica, invece, è orientata a minare l’autostima della persona attraverso umiliazioni, minacce, atti di disprezzo anche in pubblico, isolamento dai familiari e amici, ecc…

C’è anche la violenza sessuale che si manifesta in assenza di consenso all’attività sessuale o quando la persona si trova in condizione di non poter decidere consapevolmente a causa di incapacità permanente o temporanea. La violenza sessuale include anche il toccare, il palpeggiare, l’imporre la visione di materiale pornografico.

Lo stalking si può manifestare con telefonate, messaggi, pedinamenti, appostamenti ripetuti, molesti e con fine intimidatorio.

Non tutti conoscono la violenza economica che include tutti i comportamenti che ostacolano l’accesso alla gestione del reddito familiare oppure che rendono difficile il mantenimento o la ricerca di un’occupazione.

Le misure di contrasto

Per combattere la violenza sono stati attuati numerosi interventi. Pensiamo, ad esempio, alle varie campagne di sensibilizzazione svolte nelle scuole o attraverso i mass-media.

Esistono, inoltre, delle linee telefoniche, come il 1522, che forniscono assistenza 24 ore su 24 alle vittime.

Sono state create anche molte case rifugio per proteggere le vittime e per garantire servizi come l’assistenza psicologica, legale, lavorativa (orientamento e inserimento).

Esistono, infine, anche dei centri che si occupano dell’assistenza e della cura delle persone maltrattanti. Rispetto ad altri interventi, però, questo non è ancora abbastanza diffuso, anche se probabilmente consentirebbe di affrontare il problema alla radice. La cura delle persone violente, infatti, permetterebbe di arrivare, nel tempo, ad una drastica riduzione o all’eliminazione della violenza. Inoltre, eviterebbe un’eccessiva focalizzazione su misure che impongono delle limitazioni alle vittime, spesso costrette a fuggire e a nascondersi.

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IL CICLO DELLA VIOLENZA NELLE RELAZIONI DI COPPIA

Dott.ssa Erica Tinelli

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VIVERE AL MEGLIO AI TEMPI DEL CORONAVIRUS

In questi ultimi giorni la nostra vita è cambiata radicalmente in virtù della diffusione del coronavirus e delle misure attuate per cercare di contenere il contagio. Anche se la nostra libertà è stata limitata e le nostre abitudini sono state stravolte, però, questo non significa che non possiamo cercare di vivere al meglio anche in questa condizione. Ecco qualche consiglio per farlo. 

Ricorda che il cambiamento fa parte della vita, puoi affrontarlo

Abbiamo dovuto affrontare dei cambiamenti notevoli che come tutti i cambiamenti –sia “negativi” che “positivi”- possono essere molto faticosi e stressanti, ma abbiamo le risorse per gestirli al meglio proprio perché l’essere umano è abituato ad avere a che fare con i cambiamenti.

Se pensiamo attentamente alla nostra vita ci verranno in mente tantissimi cambiamenti che si sono verificati o che abbiamo realizzato in prima persona e che, seppur con fatica, abbiamo imparato a gestire al meglio. Perché questa volta dovrebbe essere diverso? Inoltre, è solo un cambiamento temporaneo.

Concentrati su quello che puoi fare…anche se c’è il coronavirus

Molti dicono o pensano “Non posso andare al cinema, al bar, in palestra”, “Non posso uscire”, “Non posso vedere amici e parenti”, “Non posso viaggiare”. Ok, è vero, è innegabile, ma spesso è più utile e costruttivo focalizzarsi su quello che si può fare. Ci sono tantissime cose che possiamo fare a casa e non mi riferisco soltanto a quelle più inflazionate che vengono in mente rapidamente –come leggere, scrivere, guardare la televisione-. Tante persone in questi giorni, a seguito di questo isolamento forzato, hanno potuto fare cose che volevano fare da tanto ma per le quali non trovavano mai il tempo, hanno imparato cose nuove, si sono dedicate a vecchi hobby o hanno scoperto nuove passioni perché sono state capaci di cogliere le opportunità.

Nella situazione in cui ci troviamo alcuni pensieri distorti e limitanti –come l’idea di non poter fare nulla di interessante in questa condizione- possono essere molto più invalidanti dei limiti oggettivi -come il dover rimanere a casa-.

Usa il tuo tempo e le tue energie in modo adeguato

Molte persone in questi giorni passano tanto tempo a parlare del coronavirus e a leggere articoli su questo argomento. Sicuramente informarsi e confrontarsi con gli altri può essere molto utile ed importante, ma questo comportamento può diventare disfunzionale se portato all’eccesso. Può amplificare, infatti, ansie e preoccupazioni e può arrivare a togliere spazio a tante attività altrettanto importanti o addirittura più importanti.

Se il coronavirus è l’argomento di discussione e di riflessione principale delle tue giornate prova ad occuparti di questo solo per una porzione circoscritta del tuo tempo per poi dedicarti a qualcos’altro.

Distingui l’ansia e la paura normali da quelle potenzialmente patologiche

È perfettamente normale e sano essere preoccupati ed un po’ impauriti per la situazione nella quale ci troviamo e per come potrà evolvere.

In alcuni casi, però, l’ansia e la paura possono diventare eccessive, spesso anche in virtù di difficoltà e fragilità individuali preesistenti. Queste reazioni diventano problematiche quando provocano grande disagio e arrivano a compromettere in modo significativo la qualità di vita delle persone. Ad esempio, se a causa della preoccupazione e della paura dormi sempre male, sei pervaso da pensieri ricorrenti e fastidiosissimi che ti turbano e che non sai come gestire, usi il cibo come forma di consolazione e di sfogo, non riesci a concentrarti sullo svolgimento di attività quotidiane, passi le giornate a letto ti consiglio di rivolgerti ad un professionista per analizzare insieme la situazione e capire se e come intervenire.

Non trascurare il benessere psicologico neanche in tempo di coronavirus

Benessere fisico e psicologico sono fortemente interconnessi tra loro e sono entrambi fondamentali per rendere le persone felici e serene. In questo momento nel quale la maggioranza delle persone si sente minacciata da qualcosa che può essere dannoso principalmente a livello fisico, è bene ricordarsi anche della salute psicologica. Alcune trasmissioni televisive, ad esempio, hanno esposto le testimonianze di operatori sanitari che lamentano un forte malessere psicologico; così come ci sono articoli di giornale che parlano di un aumento esponenziale dei casi di persone sottoposte a trattamento sanitario obbligatorio a causa dell’esplosione di comportamenti aggressivi.

Se hai difficoltà a gestire la situazione attuale e tutto ti sembra difficile, stressante, pauroso, non esitare a contattare uno psicologo per ricevere il giusto aiuto, anche online. In virtù dell’eccezionalità della situazione che stiamo vivendo la maggioranza degli psicologi si è organizzata per offrire il proprio aiuto anche attraverso colloqui online -ad esempio con skype- in modo da essere di supporto anche a distanza.    

A coloro che, invece, stavano già seguendo un percorso psicologico prima dell’inizio dell’epidemia e che non sanno che fare consiglio di valutare la situazione insieme al proprio terapeuta e analizzare tutte le possibilità –ad esempio interrompere momentaneamente o proseguire online- prima di decidere.

Dott.ssa Erica Tinelli

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erica.tinelli@hotmail.it

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