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Erica Tinelli

Psicologa a Roma, Viterbo e Online

LA TRAPPOLA DELLE ASPETTATIVE

“Non è che non bisogna avere aspettative,

è che bisogna verificare ciò che torna indietro e aggiustare il tiro”

 Giorgio Nardone

Avere delle aspettative su quello che potrebbe succedere in determinate circostanze o in merito a come le persone potrebbero comportarsi è perfettamente normale. È importante, però, mantenere un certo grado di flessibilità nei confronti delle proprie aspettative ed essere capaci di ricalibrarle quando necessario.

Da cosa derivano le aspettative?

Molto spesso le aspettative derivano dai desideri, quindi ci si aspetta quello che si vuole che succeda. Ad esempio, ci si può aspettare che una persona ci cerchi o si comporti in un determinato modo perché è quello che si vorrebbe.

Altrettanto spesso le aspettative si basano sui propri schemi mentali e comportamentali. Ci si aspetta, quindi, che gli altri manifestino le percezioni e i comportamenti che sperimenteremmo noi in situazioni simili. E’ il classico meccanismo mentale per il quale “io al suo posto avrei fatto così e quindi mi sarei aspettato da lui lo stesso comportamento”. La nostra prospettiva, però, è solo una delle tante possibili.

Perché è importante essere flessibili su ciò che ci si aspetta?

Se continuiamo ad aspettarci delle cose che puntualmente non si verificano viviamo nella costante illusione che succederà qualcosa che potrebbe non succedere mai e la cui realizzazione, in ogni caso, non dipende da quello che ci aspettiamo. Le aspettative, quindi, possono trasformarsi in illusioni, senza fondamento di realtà ed è possibile continuare a vivere nell’illusione per molto tempo o addirittura per sempre. A volte, invece, dopo un periodo di illusione, ci si rende conto dell’irrealizzabilità delle proprie aspettative. In questi casi dall’illusione si può passare alla delusione e alla depressione, soprattutto quando le aspettative disilluse riguardano ambiti fondamentali per la persona.

Imparando a modificare le proprie aspettative alla luce dei dati di realtà, invece, è possibile ottenere delle condizioni di vita più soddisfacenti e più congruenti con i propri desideri. Capendo quello che ci si può davvero aspettare si possono fare delle scelte, ci si può impegnare per dirigere le proprie energie e d il proprio entusiasmo verso altre persone o altri settori –ad esempio lavorativi-, si può comprendere quello che bisogna affrontare e prepararsi al meglio.

Dott.ssa Erica Tinelli

3884462095

erica.tinelli@hotmail.it

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RICONOSCERE E GESTIRE LE ASPETTATIVE IRREALISTICHE

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Aspettative e aspettative irrealistiche

Ognuno di noi può avere delle aspettative irrealistiche, che possono essere definite tali quando riguardano delle cose irrealizzabili perché sono al di fuori del nostro controllo. Avere delle aspettative irrealistiche ci condanna inevitabilmente alla frustrazione, all’insuccesso, all’infelicità, a combattere delle battaglie che non possiamo vincere. Per questo motivo è importante riconoscere le aspettative irrealistiche per poterle, poi, gestire e ridimensionare adeguatamente.

Infatti, le aspettative che abbiamo nei confronti degli altri, di noi stessi e in generale di tutto ciò che può succedere e che consideriamo ragionevole influenzano il nostro modo di affrontare le cose ed il nostro comportamento che, a sua volta, può provocare negli altri specifiche reazioni.

Alcune delle aspettative irrealistiche più diffuse.

Devo piacere a tutti

Razionalmente forse tutti sanno che non si può piacere a tutti, ma a livello emotivo molte persone rimangono molto deluse quando ricevono una critica o quando non vengono apprezzate.

Non si può piacere a tutti perché ogni persona ha i suoi gusti, le sue preferenze, il suo modo di vedere le cose. Piacere a tutti richiederebbe un adattamento continuo che nessuno è in grado di sostenere. Inoltre, se anche fosse possibile adattarsi sempre alle diverse persone con le quali ci si relaziona, probabilmente gli altri potrebbero percepire l’assenza di autenticità e lo sforzo macchinoso messo in atto per cercare l’approvazione di tutti.

Prima di tutto bisogna piacere a se stessi e poi, perché no, migliorarsi per piacere di più anche a un numero di persone ben selezionate, che sono quelle che ci interessano davvero e che stimiamo di più.

Non posso sbagliare

Anche se probabilmente piacerebbe a chiunque essere perfetti in qualsiasi situazione e trovare subito la chiave per ottenere ciò che vuole, è impossibile non sbagliare mai perché gli errori fanno parte del normale processo di apprendimento e di miglioramento di sé. Non sbagliare mai significherebbe accontentarsi sempre delle cose più semplici, di quelle che vengono meglio e questo per molte persone potrebbe essere assai peggiore che sbagliare perché potrebbe rappresentare una condanna ad una vita piatta e poco significativa.

Quello che conta, quindi, non è non sbagliare ma non perseverare sempre negli stessi errori ed imparare come trarre profitto dai propri sbagli.

Avrebbe dovuto comportarsi come avrei fatto io

Spesso abbiamo la tendenza ad aspettarci dagli altri esattamente lo stesso comportamento che avremmo messo in atto noi nella stessa situazione.

Non è realistico, però, pensare che il nostro modo di vedere le cose e, di conseguenza, il nostro modo di reagire e di affrontarle sia l’unico possibile o che sia necessariamente il migliore in assoluto.

Ognuno di noi, allora, dovrebbe lavorare su se stesso per imparare un’abilità molto importante, quella relativa al saper guardare le cose da prospettive diverse e al saper accettare e ritenere validi i vari punti di vista.

Devo cambiarlo

A volte si può avere il desiderio di cambiare alcuni aspetti del carattere di persone con le quali si hanno dei legami importanti, come ad esempio il proprio partner, i genitori o i figli perché si ritiene possa essere la cosa migliore per tutti oppure perché queste persone ci piacerebbero di più se cambiassero.

Il desiderio di cambiare, però, è proprio della singola persona. Una persona può cambiare, ma se è lei a volerlo e sarebbe inefficace, oltre che scorretto, cercare di cambiare una persona che non vuole cambiare perché si piace così com’è.

Quello che si può cambiare invece, è il tipo di relazione e di interazione che si ha con lei.

Dott.ssa Erica Tinelli

3884462095

erica.tinelli@hotmail.it

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