L’ANGOSCIA
Cos’è l’angoscia?
L’angoscia è uno stato di forte disagio. Deriva da aspettative estremamente negative rispetto al futuro, a quello che potrebbe accadere e all’impossibilità di intervenire per prevenire o per gestire efficacemente quello che succederà.
L’angosciato, quindi, crede di essere condannato a vivere in una situazione di oppressione. Pensa che succederà qualcosa di catastrofico e ritiene di non poter far nulla per impedirlo o per affrontare la situazione al meglio. Si sente impotente nei confronti delle numerose avversità che la vita ha riservato per lui.
L’angoscia si accompagna, spesso, a crisi depressive più o meno forti e frequenti e può essere associata anche a problemi psicosomatici o alterazioni del sonno.
Qual è la differenza con l’ansia?
L’angoscia, spesso, viene confusa con l’ansia, ma in realtà si tratta di due percezioni estremamente diverse che richiedono interventi diversi.
L’ansia, infatti, è uno stato di attivazione mentale e fisico, mentre invece l’angoscia è uno stato di oppressione che blocca la persona o la porta ad essere aggressiva. Entro certo livelli, infatti, l’ansia è utile e funzionale perchè porta la persona ad usare al meglio le sue risorse per affrontare le situazioni difficili. L’angoscia, invece, rappresenta sempre uno stato di disagio che dovrebbe essere affrontato e superato.
L’ansia, inoltre, di solito riguarda specifiche situazioni che hanno a che fare con la paura di affrontare determinate cose –come guidare, prendere l’areo, parlare in pubblico, ecc-. L’angoscia, invece, può essere generalizzata ed indefinita. Può riguardare, infatti, qualsiasi cosa o può essere orientata verso potenziali pericoli difficili da identificare. Può capitare, ad esempio, che la persona provi angoscia, ma che non sia in grado di dire cosa teme esattamente o quali situazioni le provocano il disagio.
Come trattare l’angoscia?
L’angoscia può essere superata con l’aiuto di un professionista.
La terapia breve strategica usa dei protocolli di trattamento per questo problema che prevedono l’utilizzo di indicazioni molto pratiche relative a come affrontare il disagio.
L’obiettivo della terapia è quello di contenere e cambiare le percezioni catastrofiche della persona. Diversamente da quanto può avvenire con una terapia farmacologica, quindi, non si interviene solo sui sintomi, ma si lavora per modificare ciò che è alla base dello stato d’animo disfunzionale e delle relative reazioni.
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