LE DIVERSE COMPULSIONI NEL DISTURBO OSSESSIVO-COMPULSIVO
Le compulsioni presenti nel disturbo ossessivo-compulsivo sono percepite come inevitabili, incontrollabili e devono essere attuate in maniera rituale, cioè con delle modalità ben precise e molto rigide.
Possono essere davvero numerose e molto diverse tra loro, ma è possibile classificarle in alcune grandi categorie.
Paura o piacere
Molte compulsioni si basano sulla percezione della paura. In questi casi i rituali vengono messi in atto per evitare che succeda qualcosa di brutto e per far in modo che tutto vada bene. È il caso, ad esempio, di coloro che devono ordinare le cose secondo precisi criteri per fare in modo che tutto vada bene. C’è chi, poi, deve controllare di aver chiuso il gas o spento le luci o ci, invece, deve ripetere delle formule mentali per evitare disgrazie.
Ci sono, però, anche delle compulsioni che, invece, si basano sul piacere e che, pertanto, si mantengono anche in virtù di questo aspetto. In questa categoria può rientrare la compulsione piacevole a strapparsi i capelli, a tagliuzzarsi, lo shopping compulsivo, la compulsione al gioco.
Compulsioni basate su azioni o su pensieri
Le compulsioni possono essere comportamentali oppure mentali.
Probabilmente quelle che sono basate su azioni risultano più visibili anche a chi interagisce con la persona che presenta il disturbo ossessivo-compulsivo.
Le compulsioni mentali, però, possono essere altrettanto invalidanti. Pensiamo, ad esempio, a chi si sente costretto a ripetere spesso delle formule mentali che possono essere lunghissime o che possono richiedere tante ripetizioni. Oppure pensiamo a chi ha delle ossessioni frequenti alle quali cerca di rispondere con dei ragionamenti che assumono i connotati di compulsioni mentali. L’attuazione di questi rituali, così come dei rituali comportamentali, può essere molto impegnativa e può richiedere tanto tempo ed energie che vengono sottratte alle attività quotidiane, a volte anche a quelle fondamentali come lavarsi o lavorare.
Rituali preventivi, riparatori, propiziatori
Le compulsioni solitamente possono avere una natura preventiva, riparatoria, propiziatoria oppure un mix tra queste tre alternative.
I rituali preventivi vengono attuati per evitare che accada qualcosa di negativo, come può avvenire per coloro che devono vestirsi in un determinato modo per evitare di essere contaminati o che devono controllare costantemente che nelle vicinanze non siano presenti oggetti o situazioni che li spaventano.
Quelli riparatori, invece, servono a riparare qualcosa di negativo che si è già verificato e possono riguardare, ad esempio, il lavarsi compulsivamente dopo aver toccato qualcosa di sporco.
I rituali propiziatori, infine, hanno come obiettivo quello di far sì che le cose vadano bene. Spesso hanno un carattere “magico” nel senso che non sono basati su criteri logici portati all’eccesso, ma su ragionamenti apparentemente irrazionali. Un esempio tipico è quello della compulsione a vestirsi in un determinato modo –ad esempio usando solo determinati colori- perché così tutto andrà bene.
Compulsioni eseguite da soli o con l’aiuto di altri
Alcune persone eseguono le loro compulsioni in modo completamente autonomo e non vogliono l’intervento di nessun altro perché per loro non sarebbe utile e rassicurante o perché si vergognano. Altre, invece, si fanno aiutare da amici e familiari, che vengono coinvolti nel problema e che spesso forniscono il loro supporto perché pensano che in questo modo la persona farà tutto più velocemente o si sentirà più tranquilla.
Indipendentemente da tutte queste differenze che possono riguardare le diverse compulsioni ed indipendentemente da quanto il disturbo ossessivo-compulsivo è invalidante, si tratta comunque di un problema che può essere risolto con una psicoterapia efficace.
3884462095
erica.tinelli@hotmail.it
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Bibliografia
Nardone G., Portelli C. (2013). Ossessioni compulsioni manie. Capirle e sconfiggerle in tempi brevi. Ponte alle Grazie, Firenze.