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Erica Tinelli

Psicologa a Roma, Viterbo e Online

VEDERSI COME DEI MOSTRI: LA DISMORFOFOBIA

Che cos’è la dismorfofobia?

La dismorfofobia è la paura ossessiva del proprio aspetto fisico.

Chi soffre di questo problema percepisce di avere dei difetti estetici che, agli occhi degli altri –anche di esperti come i chirurghi estetici- sono inesistenti o comunque del tutto trascurabili perchè in armonia con il proprio aspetto generale.

Il dismorfofobico è costantemente concentrato sui propri presunti difetti fisici e, nei momenti in cui questi risultano particolarmente salienti –ad esempio perché si guarda allo specchio o perché crede che una persona abbia notato l’imperfezione incriminata- può sviluppare delle reazioni di vero e proprio panico.

Il circolo vizioso della dismorfofobia

Molto spesso chi soffre di dismorfofobia ricorre alla chirurgia perché è convinto che questa rappresenti l’unica soluzione a tutti i suoi problemi. Dal momento, però, che non si tratta di un problema fisico ma psicologico, in genere gli interventi non sono completamente risolutivi. Solitamente la persona dopo l’intervento continua comunque a non piacersi, spesso perché scopre ulteriori difetti che prima non aveva visto. Si può venire a creare, quindi, un circolo vizioso nel quale gli interventi estetici diventano la tentata soluzione che non risolve il problema, anzi lo mantiene e lo aggrava sempre di più. Gli interventi estetici possono susseguirsi continuamente, l’aspetto fisico cambia sempre di più mentre il vero problema rimane sempre lì.

Un presunto problema fisico che nasconde un reale problema psicologico

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Spesso chi soffre di dismorfofobia ha delle insicurezze personali e delle difficoltà nel rapportarsi con le altre persone che sono legate al non avere adeguate abilità comunicative e relazionali o al non aver superato episodi critici, come ad esempio gli abbandoni.

I presunti difetti fisici lamentati, pertanto, possono rappresentare delle giustificazioni che servono a spiegare i propri problemi personali e relazionali. Il dismorfofobico, quindi, crede di essere incapace e solo perché brutto e si convince, quindi, che una volta eliminato il problema fisico, tutti i suoi problemi spariranno come per magia. In realtà, però, non è così perché la persona interviene sul bersaglio sbagliato.

Come la consulenza psicologica può essere d’aiuto nel trattamento della dismorfofobia?

Con l’aiuto di un terapeuta la persona viene aiutata a modificare la percezione distorta di sé e a diventare consapevole del proprio problema e dei suoi meccanismi di funzionamento.

Inoltre, attraverso l’intervento psicologico si potrà lavorare anche sulle difficoltà personali e relazionali al fine di non focalizzarsi esclusivamente sull’emergenza rappresentata dal problema della dismorfofobia, ma sul miglioramento complessivo della qualità di vita.

Conosco una persona con dismorfofobia, ma non vuole farsi aiutare, come posso fare?

Chi soffre di dismorfofobia, spesso, non è consapevole del suo problema che, invece, può risultare estremamente evidente a chi gli è vicino, ad esempio i familiari. Il diretto interessato, quindi, spesso non vuole farsi aiutare da uno psicologo perché ritiene di non averne bisogno.

Non è detto, però, che in questi casi sia impossibile intervenire. I familiari, infatti, possono rivolgersi in prima persona ad un professionista per analizzare insieme a lui la situazione e capire cosa posso fare per aiutare il proprio caro. 

Dott.ssa Erica Tinelli

3884462095

erica.tinelli@hotmail.it

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Bibliografia

Nardone G. e Portelli C. (2015). Cambiare per conoscere. Lo sviluppo della psicoterapia strategica breve. Tea, Milano.