fbpx

Erica Tinelli

Psicologa a Roma, Viterbo e Online

IL DOPPIO LEGAME

Che cos’è il doppio legame?

Il doppio legame è una situazione nella quale la persona è esposta ad una comunicazione contraddittoria, ad esempio con messaggi contrapposti. In questo modo, qualunque cosa la persona fa in un certo senso sbaglia perché si comporta in maniera non coerente rispetto ad almeno uno dei messaggi ricevuti.

Si parla di doppio legame quando questo avviene in una relazione significativa, come può avvenire in famiglia.

Altra caratteristica del doppio legame è il fatto che la persona non può commentare l’incompatibilità dei due messaggi perché verrebbe ignorata o squalificata.

Alcuni esempi

Il doppio legame si manifesta quando non c’è coerenza tra quello che si dice e ciò che, invece, si comunica a livello non verbale. Pensate, ad esempio, ad una persona che dice ad un’altra di essere contenta di vederla, ma ha un’espressione triste o arrabbiata.

Un doppio legame si presenta anche quando si dice ad una persona di essere spontanea. In questo modo, infatti, si chiede di mettere in atto un comportamento che, per definizione è spontaneo e che, quindi, non può essere prodotto volontariamente. Insomma, mission impossible!

Un’altra situazione molto diffusa è quella nella quale si dice ad una persona che deve fare una cosa e che quella cosa le deve piacere. È un classico esempio il genitore che dice al figlio che deve studiare e che deve amare lo studio. Si può dire di fare una certa cosa, ma non si può imporre di provare piacere nel farla.

Pensate anche a tutte le situazioni nelle quali si dice ad una persona -un amico, il partner, un familiare- che può fare quello che vuole, ma se fa certe cose si mostra risentimento. Questa è una comunicazione contraddittoria. Prima si lascia libertà alla persona e poi in qualche modo la si punisce per essersi comportata in modo libero.

Le conseguenze del doppio legame

Secondo Gregory Bateson chi riceve costantemente a comunicazioni caratterizzate dal doppio legame può sviluppare sintomi schizofrenici. Oggi questa teoria è stata ridimensionata perchè è stato evidenziato che la schizofrenia è una patologia influenzata da una molteplicità di variabili biologiche, psicologiche, sociali.

Tuttavia, è possibile affermare che i doppi legami possono provocare delle conseguenze negative. Possono, infatti, generare confusione, insicurezza, senso di colpa. Possono portare anche ad un blocco dell’azione perché, di fatto, la persona si trova in una condizione in cui qualunque cosa fa sbaglia.

Tutto questo può compromettere il benessere personale e la qualità delle relazioni sociali. Per questo motivo in terapia, spesso, occorre intervenire su interazioni caratterizzati da doppi legami che rischiano di diventare dannosi.

L’uso del doppio legame in terapia

Il doppio legame può essere anche terapeutico, se opportunamente utilizzato. Esistono, infatti, tecniche terapeutiche che si basano sullo sfruttare positivamente il doppio legame. Molte di queste prevedono la prescrizione del sintomo con la quale si chiede appunto alla persona di mettere in atto il comportamento problematico secondo specifiche regole e modalità. Prescrivendo il sintomo si possono ottenere due effetti. Può succedere che la persona segua l’indicazione e manifesti il sintomo, ma nella modalità indicata dal terapeuta, dimostrando, quindi, di poterlo controllare. Può succedere anche che, invece, la persona si opponga all’indicazione, ma così facendo non manifesta il comportamento problematico. In entrambi i casi, quindi, si ottiene un successo terapeutico.

Dott.ssa Erica Tinelli

3884462095

erica.tinelli@hotmail.it