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Erica Tinelli

Psicologa a Roma, Viterbo e Online

COME SI PUO’ GESTIRE LA FRUSTRAZIONE?

Che cos’è la frustrazione?

Si sperimenta un vissuto di frustrazione quando si incontrano degli ostacoli nel percorso che porta a soddisfare dei bisogni o a raggiungere degli obiettivi che consideriamo importanti.

La frustrazione è un aspetto inevitabile dell’esistenza di ognuno di noi perché a chiunque capita, prima o poi, di avere delle difficoltà che impediscono momentaneamente di ottenere ciò che si vuole. Sarebbe impossibile, quindi, evitare del tutto la frustrazione. Quello che si può fare, invece, è imparare a gestirla al meglio e trasformarla in uno stimolo potenzialmente positivo.

Il primo passo per gestirla

La prima cosa da fare è valutare se la frustrazione ha provocato una rabbia molto intensa che necessita di essere adeguatamente incanalata. La rabbia, infatti, è una delle principali conseguenze del vissuto di frustrazione e se è molto forte può provocare reazioni sproporzionate e potenzialmente dannose. Per evitare che ciò avvenga è possibile utilizzare varie strategie, alcune delle quali sono riportate nell’articolo LA RABBIA: A CHE SERVE E COME SI PUO’ GESTIRE? che ti consiglio di leggere.

Trasformare la frustrazione in una risorsa

La gestione della rabbia è soltanto il primo passo e non sempre è indispensabile perché può capitare di sentirsi frustrati, ma non arrabbiati.

Per usare la frustrazione come strumento di crescita bisogna impegnarsi attivamente per rimuovere l’ostacolo trovando la strategia più adatta alla situazione. La frustrazione, infatti, ci informa che per raggiungere il nostro obiettivo o per soddisfare il nostro bisogno è necessario cambiare qualcosa fino a trovare la strada giusta. Questo a volte può voler dire imboccare tanti sentieri diversi e tortuosi.

Ad esempio, se una persona è frustrata perché non riesce a migliorare la propria forma fisica deve chiedersi cosa la frena in questo percorso e cosa deve fare per ottenere di più. In alcuni casi potrebbe non seguire il regime alimentare adatto; in altri casi potrebbe aver scelto di dedicarsi ad uno sport non ottimale per le sue esigenze; altre volte potrebbe aver bisogno di allenarsi più spesso; altre volte ancora dovrebbe capire che sta facendo tutto nel migliore dei modi, ma deve “solo” darsi più tempo. E così via, all’interno di un ventaglio di possibilità anche molto ampio, che è fatto in parte di tentativi e di errori e che a volte può anche richiedere il supporto di un professionista.

La frustrazione, quindi, può essere usata a proprio vantaggio per superare gli ostacoli che l’hanno prodotta. Ovviamente questo processo non sempre è semplice. Anzi, nella maggior parte dei casi è faticoso e non immediato, ma se si tratta di qualcosa di molto importante sicuramente ne vale la pena. D’altra parte, poi, l’alternativa qual è? Ci sono persone che in queste situazioni assumono una posizione vittimistica e lamentosa che, anche se a volte può donare un momentaneo sollievo, se perpetrata nel tempo certamente non è risolutiva. Infatti, lamentarsi troppo fa male.

Dott.ssa Erica Tinelli

3884462095

erica.tinelli@hotmail.it

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