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Erica Tinelli

Psicologa a Roma, Viterbo e Online

IL LUTTO PATOLOGICO O COMPLICATO

Che cos’è il lutto?

Il lutto è uno stato di forte disagio che si presenta a seguito della perdita di una persona importante. In queste situazioni si possono manifestare tante emozioni diverse come la disperazione, la rabbia, la confusione. Si tratta di reazioni perfettamente normali dal momento che una persona importante non c’è più. In alcuni casi, però, il lutto diventa patologico.

Quando si parla di lutto patologico o complicato?

Quando la persona non riesce ad elaborare la perdita e ad andare avanti con la propria vita. Infatti, il malessere estremo che vive compromette il suo funzionamento in ambito sociale, lavorativo e in altre aree della vita.

È molto importante tenere in considerazione il tempo che è trascorso dalla morte della persona cara. Certe reazioni estreme, come ad esempio pianti continui o difficoltà a fare anche le cose più semplici –come mangiare o curare la propria igiene- sono normali nelle fasi immediatamente successive la perdita, mentre diventano patologiche se persistono a lungo.

Secondo il manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali (DSM5) si può parlare di lutto complicato quando nei 12 mesi successivi alla morte (6 mesi nei bambini) sono presenti frequentemente e ad un livello molto inteso i seguenti sintomi: persistente nostalgia per la persona deceduta, tristezza e dolore intensi, preoccupazione per il deceduto o per le circostanze della morte, difficoltà nell’accettare la morte, incredulità, rabbia, difficoltà ad abbandonarsi a ricordi positivi del defunto, desiderio di morire per ritrovarlo, sensazione di essere soli, scarsa fiducia verso gli altri, percezione che senza la persona cara la propria vita sia vuota, confusione sui propri progetti di vita, riluttanza a pensare al futuro. Tali reazioni non sono patologiche e disfunzionali: lo diventano solo se troppo frequenti o intense.

Come superare un lutto complicato

Se non c’è ancora stata un’adeguata elaborazione del lutto non vuol dire che non ci potrà mai essere. Spesso la mancata elaborazione del lutto è dovuta al fatto che la persona, per provare a superare la sua sofferenza, mette in atto dei comportamenti che non solo non risolvono il problema, ma lo peggiorano. Tra gli esempi di azioni inefficaci, ad esempio, troviamo il tentativo di allontanare il dolore che lo amplifica ancora di più.

Interrompere questi comportamenti problematici consente di gestire al meglio la situazione e di superare il problema.

Dott.ssa Erica Tinelli

3884462095

erica.tinelli@hotmail.it

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Cos’è il lutto?

E’ uno stato di forte malessere che si manifesta quando si perdono delle persone importanti. Gli stati d’animo tipici del lutto sono la tristezza, la disperazione, la confusione, la rabbia, l’incredulità, la nostalgia. In alcuni casi possono essere presenti anche sensi colpa, ad esempio quando si pensa di non aver fatto tutto il necessario o di essere stati assenti.

Il lutto non riguarda esclusivamente la morte, ma una gamma di situazioni più ampie che riguardano la perdita, ossia il venir meno di figure di riferimento molto importanti. Può essere un lutto, ad esempio, anche la fine di un’importante amicizia o di una storia d’amore.

Come si può gestire?

È importante avere ben chiaro che quando si è colpiti da un lutto è perfettamente normale provare una profonda sofferenza che compromette il benessere e che interferisce con la quotidianità, anche in riferimento allo svolgimento di attività di base. Uno degli errori che viene commesso più spesso è quello di non accettare questa condizione. La sofferenza che si prova in queste situazioni deve essere accolta, vissuta appieno, elaborata. È necessario lasciare spazio al dolore e abbandonarsi ad esso perché questo rappresenta l’unico modo per superarlo e poter arrivare a riorganizzare la propria vita in funzione della perdita subita.

Quando è opportuno chiedere l’aiuto di un professionista?

Quando la gestione del lutto diventa problematica, quando si sente il bisogno di un adeguato supporto psicologico o quando si vuole avere un confronto in merito agli errori da evitare o alle strategie più adeguate da utilizzare.

Il lutto è problematico quando lo stato di forte malessere si protrae troppo a lungo, ostacolando la riorganizzazione dei propri progetti ed il ritorno allo stile di vita usuale. Ovviamente anche quando vi è stata un’adeguata elaborazione del lutto i sentimenti di tristezza e di nostalgia potranno essere sempre presenti, ma in modo occasionale e non così intenso da bloccare il presente e la prosecuzione serena della vita.

In molti casi l’adeguata elaborazione del lutto avviene in maniera spontanea, ma anche in tali circostanze se lo si ritiene opportuno è possibile rivolgersi ad un professionista per accelerare questo processo e per evitare di mettere in atto, involontariamente, dei comportamenti che potrebbero rivelarsi inefficaci o addirittura dannosi. Ad esempio, capita a volte che alcune persone si rivolgano ad uno psicologo per avere indicazioni in merito a come comportarsi per aiutare i bambini nell’elaborazione del lutto.

Dott.ssa Erica Tinelli

3884462095

erica.tinelli@hotmail.it

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