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Erica Tinelli

Psicologa a Roma, Viterbo e Online

LA MANIPOLAZIONE ATTRAVERSO IL LINGUAGGIO

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anche di manipolazione. Attraverso l’uso del linguaggio, infatti, è possibile esercitare un certo grado di influenza sulle opinioni e sui comportamenti degli altri, come può avvenire ad esempio nel campo della pubblicità.

Gli stratagemmi che vengono usati da chi usa la manipolazione linguistica spesso si basano su principi di condizionamento molto sottili, ma spesso molto efficaci, dei quali si può anche non essere consapevoli.

Alcune delle principali tecniche di manipolazione linguistica

Conoscere le tecniche della manipolazione linguistica può rappresentare il primo passo per imparare a fronteggiarle.

Ecco, allora, alcune delle più diffuse:

  • l’uso di frasi ambigue = si tratta di frasi che contengono informazioni corrette ma estremamente parziali che non consentono di avere una visione completa di quanto descritto. Ad esempio dire che un prodotto è “clinicamente testato” induce a pensare che è stato verificato che il prodotto non ha effetti nocivi. In realtà, però, nessuno ha descritto i risultati dei test, che potrebbero essere anche negativi.
  • l’uso di comparativi senza termini di paragone = ne è un esempio la frase “fare questa cosa ti renderà più felice”, ma più felice rispetto a cosa? E ci sono anche altre cose che potrebbero rendere “più felice”?
  • la ripetizione = le persone provano noia e ascoltano in modo sempre più disattento. In questo modo si crea una percezione di familiarità, diminuiscono le difese e  la propria capacità critica. Di conseguenza, aumenta la probabilità di accettare il messaggio.
  • focalizzazione sugli aspetti positivi = la frase “l’operazione ha il 90% di possibilità di successo” produce sicuramente maggiore tranquillità rispetto alla frase “l’operazione ha il 10% delle possibilità di fallimento”
  • mettere in sequenza più frasi = in questo modo le due frasi sembreranno collegate anche senza esplicitare alcuna relazione. Esempio: leggendo la frase “Passa un inverno senza ammalarti. Compra il prodotto x” si potrebbe pensare che usando il prodotto x si eviterà la malattia.
  • l’utilizzo delle frasi in forma negativa = prendiamo in considerazione la frase “Bob è innocente” e la frase “Bob NON è colpevole”. Anche se da un punto di vista logico le due frasi sono equivalenti, è stato dimostrato che se viene utilizzata una formulazione al negativo (come nella seconda frase) molte persone tendono a manifestare una valutazione negativa su Bob. Probabilmente questo fenomeno dipende dal fatto che la frase al negativo risulta più complessa da elaborare e quindi, soprattutto in situazioni di stanchezza o di scarsa motivazione, si effettua un’elaborazione superficiale e distorta.
  • porre le parole secondo un preciso ordine = uno degli elementi più importanti da considerare in questo caso è il soggetto della frase, sul quale solitamente si focalizza di più l’attenzione delle persone. Dire “LUI uscì con lei dal locale” non è la stessa cosa di “LEI usci con lui dal locale”. Se questa frase viene usata per la ricostruzione degli eventi in un caso di violenza sessuale, quando il soggetto è “lei”, alla donna tende ad essere attribuita una maggiore colpevolezza, anche se i fatti descritti sono identici nei due casi.

Dott.ssa Erica Tinelli

3884462095

erica.tinelli@hotmail.it

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Bibliografia

Arcuri L., Castelli L. (1996). La trasmissione dei pensieri. Un approccio psicologico alla comunicazione di massa. Zanichelli, Bologna.

Rampin M. (2005). Al gusto di cioccolato. Come smascherare i trucchi della manipolazione linguistica. Ponte alle Grazie, Firenze.