PARLARE CON UNO PSICOLOGO NON E’ COME PARLARE CON UN AMICO
C’è chi considera inutile parlare con uno psicologo perché è possibile parlare dei propri problemi con amici o familiari. Sicuramente questo può essere importante ed utile in alcuni casi.
Si tratta, però, di cosa completamente differente dalla consulenza di uno psicologo, che è un professionista appositamente formato all’ascolto e alla risoluzione dei problemi umani.
L’ascolto professionale
Parlare di sé e dei propri problemi con uno psicologo vuol dire esporsi in un contesto caratterizzato dall’ascolto attento e professionale e dal non giudizio. Lo psicologo ascolta per comprendere e non esprime giudizi su quanto viene riportato.
Molte persone che si rivolgono allo psicologo riportano proprio un vissuto di frustrazione nel parlare di determinate cose con amici perché non si sentono capite o trattate in modo sbrigativo.
Non è semplice saper ascoltare e comprendere i problemi degli altri se non si possiede un’adeguata formazione. Questo è particolarmente vero quando i problemi riguardano questioni considerate particolarmente delicate o contrarie a determinati principi etici –pensiamo, ad esempio, a chi teme di poter far del male ai propri figli, a chi ha più partner, a chi è aggressivo nei confronti degli altri-.
La comunicazione efficace
Lo psicologo non si limita ad ascoltare, ma deve anche porre domande di approfondimento e deve verificare di aver ben compreso la situazione riportata. Inoltre, deve proporre riflessioni e fornire indicazioni. Tutto questo deve essere fatto utilizzando modalità comunicative adeguate, ossia calzate alla specificità della persona con la quale si interagisce e della situazione. Una stessa cosa può essere detta in tanti modi diversi ed il modo in cui viene detta fa la differenza. Chi non possiede un’apposita formazione professionale, spesso, pecca proprio in questo aspetto perché comunica in un modo che può generare frustrazione, tristezza, risentimento o che può essere poco incisivo.
Orientamento all’azione
Il parlare con lo psicologo non è fine a se stesso, ma è orientato a risolvere dei problemi e a produrre dei cambiamenti. Per poter raggiungere questi obiettivi lo psicologo utilizza tecniche ed indicazioni ben precise che permettono alle persone di elaborare determinati vissuti, di gestire lo stress e le emozioni, di superare specifici problemi. Nella consulenza psicologica, quindi, il parlare è orientato alla soluzione del problema, cosa che, di solito, non avviene quando si parla con gli amici perché non possiedono competenze adeguate per favorire la risoluzione di disturbi o di problematiche psicologiche. Parlare e basta non risolve il problema, anzi, a volte può contribuire a peggiorarlo incrementando l’ansia e l’angoscia di chi si sfoga.
Questo ovviamente non significa che parlare con amici o familiari è completamente inutile e che il loro supporto non serve a niente. Si tratta, però, di ruoli completamente diversi rispetto a quelli di un professionista e che, quindi, assolvono funzioni diverse.
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