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Erica Tinelli

Psicologa a Roma, Viterbo e Online

QUANDO LE TENTATE SOLUZIONI COMPLICANO IL PROBLEMA

QUANDO LE TENTATE SOLUZIONI COMPLICANO IL PROBLEMA

Le tentate soluzioni sono tutti i tentativi che facciamo per cercare di risolvere un problema.

Non sempre è facile individuare in modo efficace e rapido la soluzione alle nostre difficoltà. In alcuni casi si può essere completamente spaesati e confusi e non sapere cosa provare a fare; questo è particolarmente vero quando quando si deve affrontare un problema nuovo, mai incontrato in precedenza.

Nel cercare una soluzione spesso le persone utilizzano delle modalità di azione o di pensiero che hanno applicato con successo in passato. È un tentativo ragionevole e vantaggioso perchè consente un notevole risparmio di energie cognitive. Infatti,  è molto più facile utilizzare una strategia che già si conosce bene piuttosto che valutarne altre per poi scegliere ed applicare quella che sembra la migliore. È un processo automatico che impieghiamo per lo svolgimento della maggior parte delle attività quotidiane. Pensate a come sarebbe macchinosa la nostra vita se ogni volta che dobbiamo affrontare una situazione, anche la più semplice e banale, prendessimo in considerazione tutte le possibili alternative con i relativi vantaggi e svantaggi.

Quando le tentate soluzioni possono diventare disfunzionali?

La tendenza ad usare strategie che in passato si sono mostrate valide diventa problematica quando è troppo rigida e generalizzata. Ciò avviene quando si continuano ad applicare strategie che palesemente non funzionano perché ci si trova in situazioni diverse, non assimilabili alle precedenti e nelle quali, quindi, sarebbe necessario impiegare tattiche diverse.

Ecco alcuni esempi:

  • nell’educazione dei figli non si può pensare di applicare sempre gli stessi principi, trattando gli adolescenti come se fossero ancora dei bambini
  • se una persona è abituata a risolvere i problemi chiedendo sempre consigli ed aiuti agli altri, un giorno potrebbe trovarsi in una situazione nella quale questo comportamento non funzionerà perché dovrà affrontare autonomamente determinate difficoltà 
  • contrariamente al caso precedente, chi è molto autonomo e risolve tutti i suoi problemi da solo, almeno una volta nella vita potrebbe dover chiedere aiuto
  • coloro che solitamente gestiscono i conflitti con gli altri in modo pacato e diplomatico potrebbero sperimentare l’inefficacia di questa modalità con alcune persone
  • chi ha la tendenza a controllare il più possibile vari aspetti della sua vita si renderà presto conto che questo stile è completamente inefficace in alcuni casi (per approfondire leggi l’articolo LA MANIA DEL CONTROLLO)

La necessità di cambiare le tentate soluzioni

Insomma, quando le circostanze cambiano, anche le nostre modalità di approcciarci ad esse devono cambiare per evitare di mettere in atto comportamenti disfunzionali. Può venire spontaneo ed automatico cercare di applicare delle azioni ormai ben conosciute e consolidate. Tuttavia, è bene evitare di insistere quando si mostrano inadatte nel favorire il superamento del problema o il raggiungimento dell’obiettivo. Quando si ripropongono continuamente dei tentativi di soluzione fallimentari, infatti, non solo non si risolve il problema, ma lo si complica sempre di più. In questo modo è possibile che si arrivi a trasformare delle semplici difficoltà quotidiane in problemi sempre più seri e strutturati.

Non a caso, la maggior parte dei problemi psicologici si strutturano a partire dalle tentate soluzioni disfunzionali che la persona ripete nel tempo. Per questo motivo l’obiettivo di alcune terapie, come la LA TERAPIA BREVE STRATEGICA, è l’individuazione ed il superamento delle tentate soluzioni disfunzionali che verranno sostituite da strategie efficaci di gestione delle difficoltà.

Dott.ssa Erica Tinelli

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