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Erica Tinelli

Psicologa a Roma, Viterbo e Online

IL DISTURBO DA DEFICIT DI ATTENZIONE/IPERATTIVITA’

Le caratteristiche del disturbo

Il disturbo da deficit di attenzione/iperattività solitamente inizia a manifestarsi nell’infanzia e si caratterizza per l’alterazione della capacità di attenzione e di controllo degli impulsi. I bambini con questo problema, infatti, tendono ad essere molto disattenti ed impulsivi. Possono avere difficoltà a fare i compiti o altre attività quotidiane, così come ad ascoltare e a gestire il tempo. Spesso, inoltre, commettono errori di distrazione, perdono le cose, manifestano molti segnali fisici di iperattività –come battere le mani e i piedi, saltare, non riuscire a stare seduti o fermi o a giocare tranquillamente-.

Per poter diagnosticare il disturbo, ovviamente, è necessario che le difficoltà descritte siano persistenti e ricorrenti e compromettano lo svolgimento delle attività lavorative, scolastiche o di altro tipo. Questa valutazione è molto importante –ed è importante che venga fatta da un esperto-. E’ necessario, infatti, evitare di confondere un problema con la normale vivacità e distraibilità di un bambino o con episodi problematici che, però, sono sporadici.

Il trattamento del disturbo da deficit di attenzione/iperattività

Nel trattamento solitamente è fondamentale il coinvolgimento dei genitori. In virtù del ruolo che ricoprono, infatti, possono rappresentare un’importante risorsa per aiutare il bambino a superare il problema.

Molto spesso i genitori hanno bisogno di un supporto per essere guidati a fornire istruzioni chiare e a gestire il bambino in modo da eliminare i comportamenti problematici. Per fare questo è necessario sia intervenire adeguatamente nei momenti critici, sia lavorare in un’ottica di prevenzione degli stessi. Molto spesso, ad esempio, è fondamentale lavorare anche sulla comunicazione genitori-figli e sull’organizzazione della vita sociale e ricreativa del bambino che, in genere, ha bisogno di adeguate stimolazioni. I segni del disturbo, infatti, tendono ad essere minimi o assenti quando il bambino si trova in ambienti nuovi o quando è coinvolto in attività particolarmente interessanti.

Nel trattamento del disturbo da deficit di attenzione/iperattività a volte è sufficiente lavorare “solo” con i genitori. Altre volte, invece, è fondamentale o comunque molto utile intervenire anche direttamente sul bambino o sul ragazzo. In questo caso potrà essere aiutato a sviluppare abilità legate al controllo degli impulsi, al rimandare le gratificazioni, allo svolgimento efficace delle varie attività quotidiane, alla gestione della frustrazione, alle relazioni sociali.

Dott.ssa Erica Tinelli

Per approfondire

Biondi M. (a cura di) (2014). DSM-5. Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali.  Raffaello Cortina Editore, Milano.