LA TERAPIA BREVE STRATEGICA E LE FAMOSE 10 SEDUTE
Chi conosce la terapia breve strategica, anche in modo non approfondito, di solito ha letto o ha sentito parlare delle famose dieci sedute. Le prime dieci sedute -che possono essere anche le uniche-, infatti, rappresentano un importante parametro per valutare l’efficacia della terapia.
Cosa vuol dire “ci diamo 10 sedute di tempo”?
Se la terapia breve strategica è efficace produce, entro dieci sedute, miglioramenti significativi. Tali cambiamenti si presentano nel modo di percepire la realtà e nelle reazioni emotive e comportamentali. Questo parametro è applicato a tutte le situazioni, anche quelle più complesse.
L’importanza del cambiamento ottenuto viene valutata considerando il punto di partenza, oltre che l’obiettivo finale.
Facciamo l’esempio di una persona che ha un disturbo invalidante che la porta a non essere in grado di affrontare da sola nessuna situazione. In un caso di questo tipo riuscire, entro la decima seduta, a far uscire di casa la persona e farle fare alcune attività -come la spesa-, può essere un risultato molto importante. Poi, ovviamente, sarà necessario costruire tanti altri traguardi nel corso del tempo.
Per fare un altro esempio, per una persona con molte compulsioni radicate, una drastica riduzione dei sintomi entro dieci sedute è un risultato degno di nota. L’azzeramento completo del disturbo, ovviamente, può richiedere molto più tempo.
Cosa succede alla decima seduta?
In alcuni casi il percorso si conclude perchè il problema non è più presente.
In altri casi, invece, entro la decima seduta c’è stato un miglioramento importante, ma non completo, quindi si prosegue con le sedute fino al traguardo.
Se, invece, entro la decima seduta non si verifica un miglioramento significativo la terapia si interrompe. Se non ci sono risultati importati entro dieci incontri, molto probabilmente non potranno esserci neanche in futuro. Il fallimento non dipende necessariamente dal tipo di approccio. La responsabilità, infatti, potrebbe essere del terapeuta.
Da cosa dipende la durata della terapia?
O, per dirlo altrimenti, come mai a volte sono sufficienti dieci sedute o anche di meno e altre volte, invece, ne servono di più?
Questo dipende principalmente:
- dalla complessità della situazione, in riferimento al tipo di problema da risolvere, alle caratteristiche delle persone, al dover affrontare più problemi
- dall’osservanza di quanto proposto nella terapia. In terapia breve strategica, infatti, vengono date alla persona delle indicazioni di cose che devono essere fatte tra un colloquio ed un altro. Fare le prescrizioni rigorosamente consente di raggiungere l’obiettivo più rapidamente; farle solo in parte, invece, può produrre un rallentamento.
L’idea di dover terminare la terapia entro dieci sedute, comunque, è sbagliata. Se non succede, non è preoccupante. E’ problematica solo l’assenza di risultati che, infatti, porta all’interruzione.
E’ bene ricordare che ci sono casi in cui andando troppo forte si rischia di andare fuori strada.
3884462095
erica.tinelli@hotmail.it
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