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La felicità probabilmente è una delle cose alle quali tutti, o quasi, aspirano anche se ognuno può raggiungerla in modi diversi.

La felicità, infatti, ci fa stare bene e influisce anche sul successo personale e professionale. La ricerca dimostra che le persone felici sono più socievoli ed altruiste, apprezzano di più se stesse e gli altri, sono più capaci di gestire i conflitti, hanno relazioni più solide ed appaganti, una carriera più gratificante, un sistema immunitario più forte ed una vita più sana e lunga.

Considerando tutti questi importanti e numerosi benefici, è importante chiedersi che cos’è che rende le persone felici.

Il rapporto tra felicità e denaro

Contrariamente a quello che molte persone credono, la felicità non è connessa al possesso di denaro. La letteratura sul tema evidenzia che le persone più ricche -perché hanno vinto alla lotteria oppure perché hanno lavorato sodo- non sono più felici delle altre e sono anche meno capaci di ricavare piacere dalle cose semplici della vita, come ad esempio chiacchierare con gli amici, ricevere un complimento o ascoltare una barzelletta.

Questo non significa che i poveri sono felici come i ricchi o addirittura più di loro, ma quando le persone possono soddisfare le esigenze basilari della vita, l’aumento del reddito non si traduce in un’esistenza significativamente più felice, probabilmente perché abbiamo la tendenza ad abituarci abbastanza velocemente a quello che possediamo e a darlo per scontato.

Cosa si può fare, allora, per ottenere la felicità?

La felicità deriva da una serie di comportamenti e di atteggiamenti quotidiani che vengono consolidati in abitudini e che ci portano a vedere e ad affrontare la vita in modo tale da stare bene con noi stessi e con gli altri.

Ecco alcuni consigli per essere felici.

Coltivare le relazioni con gli altri

L’uomo è orientato per natura alla socialità e per questo motivo il tempo passato con gli amici, con il partner o con la famiglia è quello che rende le persone più Le relazioni interpersonali, inoltre, rappresentano un fattore di protezione e di sostegno quando occorre affrontare degli eventi difficili e spiacevoli. Per questo, anche quando siamo molto impegnati, è bene ritagliarsi degli spazi da dedicare allo sviluppo ed al mantenimento delle relazioni sociali.

Evitare di focalizzarsi troppo sul proprio passato

Molte persone sono orientate al passato, soprattutto in relazione ad eventi negativi che comunque non possono essere modificati. Perché allora togliere tempo al presente e a tutto ciò che di positivo è possibile ancora realizzare? Il passato, purtroppo, non può essere cambiato, mentre invece è possibile lavorare per evitare che questo abbia un’influenza eccessivamente negativa sul presente e sul futuro.

Diventare consapevoli dei propri punti di forza

Ognuno di noi possiede delle risorse che deve imparare a conoscere ed usare al meglio, anche in contesti e situazioni diverse da quelle abituali. Questo ci permette di ampliare le nostre esperienze di successo e di incrementare la nostra autostima e la percezione di autoefficacia.

Concentrarsi sulle cose positive che accadono quotidianamente

Lo psicologo Martin Seligman, ad esempio, suggerisce di scrivere ogni sera tre cose che nell’arco della giornata ci hanno reso felici e di spiegare il perché queste cose si sono verificate. Questo esercizio è importante per imparare a riconoscere e ad apprezzare le piccole cose che sono già presenti nella nostra vita e che diamo per scontate. Può esserci utile, inoltre, anche per capire quali sono le cose che effettivamente ci rendono felici e che è importante ricercare e programmare. Ciò che potrebbe rendere felice una persona, infatti, potrebbe non essere altrettanto positivo per un’altra dal momento che entrano in gioco gusti e preferenze soggettive.

Dott.ssa Erica Tinelli

3884462095

erica.tinelli@hotmail.it

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Bibliografia

Giacomini G. (2012). La misura della felicità. Come riconoscere ed evitare gli errori che ci allontanano dal benessere. Psicologia contemporanea, 230, pp. 20-23.

Seligman, M. E. P., Steen, T. A., Park, N., Peterson C. (2005). Positive psychology progress: Empirical validation of interventions. American Psychologist, 60(5) 410-421.

Watzlawick. P. (2013). Istruzioni per rendersi infelici. Feltrinelli, Milano.

Wiseman R. (2010). 59 secondi. Pensa poco, cambia molto. Ponte Alle Grazie, Milano.