Non tutte le persone che si rivolgono ad uno psicologo o che pensano di andarci hanno fiducia in questa figura professionale. Non tutti, infatti, ritengono che il percorso potrà essere utile e soddisfacente. Ci sono anche coloro che hanno dei dubbi o che addirittura sono convinti del fatto che lo psicologo non li potrà aiutare in alcun modo. Si può trattare, ad esempio, di persone che hanno avuto precedenti esperienze fallimentari con altri psicologi o che pensano di non poter cambiare, ad esempio perché ci hanno provato autonomamente e non ci sono riuscite.
Non sempre, però, questo atteggiamento di scarsa fiducia verso lo psicologo e verso la sua consulenza può avere un impatto negativo sull’efficacia dell’intervento.
Quando la mancanza di fiducia verso lo psicologo diventa un problema?
La scarsa fiducia verso lo psicologo di per sé non è un problema. Anzi, può essere utile e funzionale perché può essere rischioso dare subito fiducia a qualcuno senza avere prove del fatto che la merita. Nel caso dello psicologo, per decretare se è degno di fiducia bisognerà valutare attentamente i risultati della sua attività lavorativa.
Per verificare questo aspetto, però, occorre creare tutte le condizioni affinchè la consulenza psicologica possa essere davvero efficace. Tra le variabili che determinano il buon esito del percorso c’è l’impegno della persona che deve essere presente anche se non si fida dello psicologo, altrimenti si tratta di una battaglia persa in partenza.
La mancanza di fiducia nei confronti dello psicologo, quindi, diventa un problema solo quando influenza negativamente il comportamento della persona e la porta a non affrontare seriamente il percorso psicologico.
Non fidatevi dello psicologo, ma affidatevi
Se non è necessario fidarsi dello psicologo, affidarsi, invece, è indispensabile.
Fiducia e affidamento possono sembrare due concetti simili, ma in realtà si tratta di due cose diverse, anche se possono essere interconnesse. Affidarsi allo psicologo vuol dire farsi guidare da lui e seguire le sue indicazioni che possono essere relative, ad esempio, all’effettuare i colloqui secondo una certa frequenza, al presentarsi sempre agli appuntamenti, allo svolgimento di prescrizioni tra una seduta e l’altra. Ecco, allora, che una persona può decidere di seguire le indicazioni anche se non si fida e ritiene che i colloqui non serviranno a niente, così come le prescrizioni, che le possono sembrare anche stupide oppure banali.
A volte si crede che ci si possa affidare solo ad una persona della quale ci si fida, ma non è così. La vera fiducia, infatti, quella che è ben riposta, deve essere preceduta da risultati importanti che, però, a loro volta possono essere raggiunti solo se ci si affida.
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erica.tinelli@hotmail.it
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