Che vuol dire aver avuto un’infanzia difficile?

Ci sono tante persone che, per i più svariati motivi, ritengono di aver avuto un’infanzia difficile o comunque non completamente serena e tranquilla, per i più disparati motivi. C’è chi è stato vittima di veri e propri traumi. Qualcuno non ha mai avuto un buon rapporto con i propri genitori o con il gruppo dei pari, dal quale potrebbe essersi sentito escluso o addirittura maltrattato. C’è chi ritiene di essere cresciuto senza alcun punto di riferimento importante al quale rivolgersi in caso di difficoltà. Alcune persone non si sono mai sentite apprezzate e valorizzate nell’infanzia. C’è chi è nato ed è vissuto in un quartiere, una città o un paese che considera poco stimolante e con poche opportunità. E così via.

Sono situazioni molto diverse e non troppo rare che, come tutto ciò che si sperimenta nel corso della vita, possono avere un impatto molto forte sullo sviluppo della personalità e sul benessere degli individui.

L’infanzia difficile come ingiustizia subita

Coloro che hanno vissuto queste esperienze negative spesso si percepiscono come vittime di un’ingiustizia molto grande in quanto l’infanzia è considerata l’età della spensieratezza che, però, per loro non è mai stata tale o lo è stata solo in parte. Pensano di essere stati segnati profondamente e, spesso, irrimediabilmente da determinati eventi o situazioni. Si sentono “condannati” per sempre all’infelicità a causa di un destino crudele, prepotente, che li ha perseguitati fin da bambini e che ancora oggi esercita un’influenza molto forte sulla loro vita. Ritengono di non poterlo cambiare in alcun modo: ogni tentativo di opposizione e di lotta a tutto ciò che deriva dalla loro condanna è destinato a fallire miseramente.

Sicuramente esistono delle circostanze sfavorevoli che possono essere vissute con disagio e difficoltà e che possono provocare un malessere anche molto forte. In questi casi ci si può sentire vulnerabili, soprattutto quando si è piccoli.

Ma è davvero una condanna a vita?

Aver vissuto un’infanzia difficile non rende le persone vittime delle circostanze esterne in eterno. L’uomo, infatti, non deve necessariamente accettare ciò che gli viene proposto ed adattarsi a ciò che succede intorno a lui. Al contrario, è un soggetto attivo che ha la possibilità di fare delle scelte nei vari ambiti e di utilizzare al meglio le proprie risorse per gestire e superare le difficoltà, per sviluppare le proprie abilità, per fare progetti, per raggiungere i propri obiettivi, per stare bene con se stesso e con gli altri.

Ciò che è successo nel passato non si può cancellare e cambiare. Chi non ha vissuto un’infanzia felice non potrà mai recuperarla, ma potrà costruirsi un presente ed un futuro sereno. Ovviamente può essere complicato, può volerci tempo, impegno e costanza, ma è possibile se lo si vuole.

Un’infanzia difficile può essere sicuramente un ostacolo nella propria vita. Tuttavia, gli ostacoli fanno parte della vita di chiunque, ma non tutti si lasciano bloccare. Nessun ostacolo può fermare una persona veramente determinata. Un ostacolo può far star male per un po’, può portare a rivedere le strategie utilizzate, può costringere a rallentare, a volte a dover fare una vera e propria sosta. Poi, c’è chi si ferma lì e chi riparte più carico di prima con mille difficoltà ma con la fermezza di chi vuole essere il regista della propria storia e non lo spettatore passivo di un film scritto da altri.

Dott.ssa Erica Tinelli

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