Mentre scrivo questo articolo sulla paura di viaggiare mi trovo proprio in viaggio, precisamente in treno.
Sto viaggiando da Orte (lazio, provincia di Viterbo) a Bologna. Io amo viaggiare in treno. Soprattutto amo osservare i vari paesaggi che scorrono dal finestrino.
Penso anche, però, a tutte quelle persone che, invece, non riescono a viaggiare o fanno una gran fatica a causa dell’ansia e degli attacchi di panico.
C’è chi ha paura di viaggiare in treno, chi in aereo, chi in auto. C’è chi ha paura di viaggiare in generale, indipendentemente dal mezzo di trasporto.
La paura di viaggiare ha anche tante altre sfaccettature. Per esempio c’è chi ha questa paura perchè teme di allontanarsi da quelli che percepisce come luoghi sicuri, come la propria casa, il lavoro, la propria città. Si sente a disagio all’idea di trovarsi in posti che non conosce o con i quali ha scarsa familiarità. Qualcuno può pensare che in caso di bisogno non potrà essere soccorso o sostenuto da nessuno.
Altre persone, invece, temono il viaggio in sè e una volta arrivate a destinazione possono anche essere tranquille. Tra i timori più diffusi c’è quello relativo agli incidenti più o meno catastrofici.
E’ abbastanza diffuso anche il disagio che si prova all’idea di non poter controllare il viaggio, per esempio non potendo scendere quando si vuole. Alcune persone che hanno questo tipo di problemi, infatti, manifestano il bisogno di avere sempre a disposizione una via di fuga.
C’è chi teme, poi, di impazzire, di svenire, di avere reazioni incontrollate, di avere problemi di respirazione e … tanto altro ancora.
Indipendentemente da come si manifesta la paura di viaggiare, si può affrontare e risolvere.
Tante persone che ho conosciuto hanno avuto queste difficoltà e poi le hanno superate partecipando al mio percorso online “No al panico sì alla vita”. Questo ha permesso loro, per esempio, di andare a trovare amici e familiari o di visitare posti nuovi. Puoi farcela anche tu.
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