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Erica Tinelli

Psicologa a Roma, Viterbo e Online

LA PAURA DI UN NUOVO ATTACCO DI PANICO

E’ una delle paure più diffuse nelle persone che soffrono di attacchi di panico. È la paura di rivivere quelle sensazioni terrificanti e di esserne travolti.

Quando un attacco di panico finisce si può avere una sensazione di sollievo che, però, può essere annientata dal pensiero che potrebbe ricapitare. E spesso non è neanche il dubbio che potrebbe ricapitare, è la certezza che ricapiterà. Non si sa bene dove o tra quanto tempo, ma ricapiterà. 

Questa paura è travolgente e può portare le persone a cambiare il proprio stile di vita per ridurre la probabilità che accada. Per esempio B., una persona che ha lavorato con me sul problema, mi raccontava che evitava sistematicamente certi negozi affollati perchè pensava di non poter fuggire in caso di bisogno. 

La paura che succeda di nuovo a volte è talmente forte e radicata che può essere presente anche nelle persone che hanno superato il problema degli attacchi di panico da mesi. 

Come dico alle persone che partecipano al mio percorso online no al panico sì alla vita” questa paura è legittima, comprensibile ed anche utile perchè aiuta a tenere a mente il fatto che alla base degli attacchi di panico c’è la paura che può essere gestita in tanti modi, alcuni utili e altri disfunzionali. Se si impara a gestire la paura in modo efficace e si applica quanto imparato gli attacchi di panico non torneranno. Se, invece, si ricade in qualche comportamento sbagliato, il problema si può ripresentare.

E’ tutto nelle tue mani. Puoi superare gli attacchi di panico e puoi evitare che succeda di nuovo. E se fai quello che devi per evitare gli attacchi di panico la paura che succeda di nuovo potrebbe farti visita per un po’. Con il tempo, però, si indebolirà e sparirà perchè costantemente smentita dall’esperienza quotidiana che dimostra che gli attacchi di panico non ci sono. 

Dipende da te.

Dott.ssa Erica Tinelli

DAL PANICO PER FARE LE SCALE AL FARE SPORT

Quando ho conosciuto F. aveva 35 anni ed era in ottima forma fisica. Era stata una persona molto sportiva (nuoto, passeggiate, corse, palestra), eppure in quel periodo, a causa degli attacchi di panico, faceva fatica anche a fare quelle poche scale che la portavano al secondo piano della sua casa.

Infatti, aveva paura che quella semplice attività fisica avrebbe potuto provocarle l’ennesimo attacco di panico.

La sua “soluzione” era stata organizzarsi in modo tale da avere tutto al primo piano ed evitare di andare al secondo. Eppure sperimentava spesso che i suoi attacchi di panico si presentavano comunque, in qualsiasi situazione e durante qualsiasi attività.

All’inizio del mio percorso online no al panico sì alla vita” abbiamo lavorato sul superamento del panico e sulla gestione della paura.

Dopo un po’ gli attacchi di panico erano spariti. Rimaneva, però, la difficoltà a riprendere le varie attività fisiche interrotte per la paura di provocarsi degli attacchi di panico.

Sai qual era il suo blocco? F. cercava fin da subito di mettersi in gioco in attività che in quel momento per lei erano troppo difficili, come correre, andare in bicicletta o in palestra. Si spaventava così tanto che neanche provava fino in fondo e rimaneva bloccata sempre allo stesso punto.

Il suo errore è stato quello di porsi fin da subito obiettivi troppo ambiziosi.

Allora l’ho guidata a mettersi in gioco partendo dalle piccole cose, come le famose scale di casa e poi quella che lei chiama la “passeggiata lenta” e poi quella sempre più veloce e così via.

Questo “andare piano all’inizio” le ha permesso di riprendersi tutto quello che aveva perso e di arrivare molto più velocemente di quanto avrebbe pensato a fare passeggiate sportive, ad andare in bici e a fare palestra.

Spesso il segreto per ottenere risultati importanti è partire dalle piccole cose.

Ti è mai capitato di sperimentarlo?

Dott.ssa Erica Tinelli

3884462095

erica.tinelli@hotmail.it

PERCHE’ SI SOFFRE DI ATTACCHI DI PANICO ?

Perché alcune persone soffrono di attacchi di panico?

Il panico è l’estremizzazione della paura.

La paura in alcune circostanze è perfettamente normale ed anche utile perché prepara l’organismo e la mente ad affrontare al meglio situazioni potenzialmente minacciose o comunque critiche. Quando, però, supera una certa soglia diventa disfunzionale ed incontrollabile, sfociando nel panico.

Chi soffre di attacchi di panico, quindi, presenta questo problema perché non ha imparato le giuste strategie per gestire al meglio la paura e ha continuato a mettere in atto dei comportamenti inadeguati che, con il passare del tempo, sono diventati sempre più strutturati, rigidi e, quindi, disfunzionali e tali da aggravare sempre di più la situazione.

I comportamenti disfunzionali più diffusi

Ad esempio una delle strategie inadeguate più frequentemente utilizzate per gestire la paura e l’ansia che da essa deriva è il tentativo di controllare le proprie reazioni psicofisiologiche, come ad esempio il battito cardiaco, la respirazione, l’equilibrio, la lucidità mentale. Quando si prova paura è normale che si sperimentino sintomi di questo tipo che hanno una durata estremamente limitata. Se, però, la persona si spaventa quando si trova a dover avere a che fare con queste sensazioni e cerca in tutti i modi di controllarle, finisce per alterarle ed incrementarle sempre di più, fino ad arrivare all’escalation del panico. Dei parametri del tutto naturali e destinati a scomparire spontaneamente, quindi, vengono, invece, amplificati.

Esistono, poi, anche altri comportamenti che, se ripetuti nel tempo, possono contribuire allo sviluppo di un disturbo da attacchi di panico, come ad esempio l’evitare costantemente ciò che si teme –che fa percepire le situazioni evitate come sempre più difficili da gestire e rende la persona sempre più insicura e incapace- ed il parlare sempre di ciò che mette ansia –incrementandola sempre di più-.

Il disturbo da attacchi di panico, quindi, si può venire a strutturare in virtù del fatto che alcune difficoltà quotidiane legate alla paura e all’ansia non vengono affrontate in modo adeguato.

Chiunque sperimenta queste difficoltà -seppure con frequenza e modalità differenti. Quello che cambia è la reazione delle persone a queste difficoltà, che possono essere più o meno funzionali.

Come uscirne?

E’ possibile superare rapidamente gli attacchi di panico attraverso la psicoterapia. In particolare la terapia breve strategica presenta un tasso di efficacia del 95% con una durata media del trattamento di 7 sedute.

Nel percorso il professionista guida la persona ad interrompere le tentate soluzioni disfunzionali e fornisce indicazioni concrete ed efficaci per gestire la paura.

Dott.ssa Erica Tinelli

3884462095

erica.tinelli@hotmail.it

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SUPERARE GLI ATTACCHI DI PANICO CON LA TERAPIA BREVE STRATEGICA

Per approfondire

Nardone G. (2000). Oltre i limiti della paura. Superare rapidamente le fobie, le ossessioni e il panico. BUR Biblioteca Univ. Rizzoli, Milano.

Nardone G. (2005). Non c’è notte che non veda il giorno. Tea, Milano.

Nardone G. (2016). La terapia degli attacchi di panico. Ponte alle Grazie, Milano.