I FALSI MITI SULLA DEPRESSIONE.png

La depressione è un problema molto complesso e sempre più presente nella nostra società, tanto che tutti ne hanno sentito parlare almeno qualche volta. Nonostante questo, ci sono molte convinzioni errate sulla depressione che sono estremamente diffuse.

Ecco le principali falsità sulla depressione.

Dalla depressione non si può guarire del tutto…FALSO!

Molto spesso la depressione viene considerata come una vera e propria malattia cronica o ricorrente che può essere gestita, ma che è destinata a manifestarsi per tutta la vita con vari alti e bassi.

In realtà, utilizzando le strategie ed i metodi più adeguati, può essere superata completamente, come dimostrato da numerose ricerche.

E’ indispensabile utilizzare i farmaci…FALSO!

L’uso dei farmaci può essere necessario in alcune situazioni (solitamente quelle più gravi) ed è comunque limitato ad un breve arco di tempo. Non è vero che bisogna prendere gli antidepressivi a vita. I farmaci possono servire in una fase iniziale per controllare i sintomi particolarmente invalidanti, ma, di solito, successivamente è possibile arrivare a risolvere il problema con interventi di tipo psicologico.

Inoltre, in molti casi, l’uso dei farmaci non è necessario ed è possibile superare completamente la depressione con interventi di tipo psicologico che, rispetto alla terapia farmacologica, sono anche quelli nei quali la possibilità di ricaduta è estremamente bassa. Molto spesso, infatti, l’importanza dei farmaci viene sopravvalutata, attribuendo alle cosiddette “pillole della felicità” un potere quasi miracoloso che, in realtà, non c’è. Uno dei maggiori studiosi del settore, Irving Kirsch, arriva addirittura a sostenere che l’effetto benefico di tali farmaci (che comunque si presenta solo nel 25% dei casi) sia da attribuire esclusivamente all’effetto placebo, per il quale il miglioramento è determinato esclusivamente dalla fiducia che le persone ripongono in tali sostanze e non dai principi attivi delle stesse.

Il trattamento richiede tempi molto lunghi…FALSO!

Il problema può essere superato con terapie psicologiche che hanno una durata limitata e che consentono di ottenere i primi miglioramenti già a partire dai primi colloqui.

Ovviamente, ciò è possibile se la terapia presenta determinate caratteristiche e cioè se è un processo attivo, se si concentra sulla soluzione di problemi attuali, se è specifica e mira alla risoluzione dei sintomi e non si focalizza su questioni astratte di tipo esistenziale o relative alla personalità. Sono questi, infatti, i criteri indicati dagli esperti relativamente all’efficacia della terapia per la depressione.

La depressione provoca altre problematiche psicologiche…FALSO!

Spesso la depressione è considerata la causa di altre problematiche di tipo psicologico, come ad esempio problemi d’ansia, alimentari, ossessivo-compulsivi. In realtà, però, solitamente è vero il contrario, ossia che la depressione è la conseguenza e non la causa di altri disturbi (soprattutto fobici-ossessivi) oppure è una reazione a lutti, traumi, abbandoni, fallimenti professionali e personali. Questo è il motivo per il quale in terapia molto spesso è necessario lavorare anche sulle problematiche preesistenti della persona e non focalizzarsi esclusivamente sui sintomi depressivi.

Dott.ssa Erica Tinelli

3884462095

erica.tinelli@hotmail.it

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Bibliografia

Nardone G., Speciani L. (2015). Mangia, muoviti, ama. Ponte alle Grazie, Milano. (Capitolo: “Depressione: una patologia multifattoriale”)

Yapko M. D. (2002). Rompere gli schemi della depressione. Ponte alle Grazie, Milano.